Se la svolta è vicina, i lavoratori dell’Asidep, la partecipata della depurazione irpina, non sembrano però così convinti. Si va verso la proposta di accordo del liquidatore. In aggiunta agli impegni presi, e sempre disattesi, del presidente dell’Asi, Pasquale Pisano. Soltanto in diciotto, dei cinquantacinque lavoratori, potranno continuare l’attività. Per il resto prevista la cassa integrazione. Con l’Asi che, a chi è a due o più anni dalla pensione, darà un incentivo verso l’esodo con la differenza dell’indennità Naspi e lo stipendio. Un impegno che, il presidente Pisano, sarà in grado di mantenere? Per rendere più efficiente il nuovo servizio di depurazione, il Consorzio potrebbe farsi carico degli esuberi. Si sono fatti i conti con i disavanzi, abbastanza importanti, di Asi e Asidep? I dipendenti, comunque, cinquantacinque in tutto divisi tra ventisette operai e trentatré impiegati, si sono presi qualche giorno per pensare se, la soluzione a cui si avviano, sia davvero la migliore. Per questo, lunedì prossimo, ci sarà una assemblea, nella sede di Pianodardine, per decidere. Certamente saranno apportate, e quindi possibilmente richieste, delle correzioni. In merito all’intervento della Regione Campania, si richiederanno a palazzo Santa Lucia finanziamenti necessari a rendere più moderni gli impianti oltre che per il risparmio energetico. E per recuperare i tre milioni di euro annui, si pensa di riservare almeno due impianti che lavorino per conto terzi. Per i sindacati, però, sarebbe l’ennesimo accordo” su cui si mette una toppa su un vestito pieno di buchi”.
“Perché non sono stati chiariti alcuni aspetti-sottolinea il segretario provinciale della Fismic, Giuseppe Zaolino-“. Ancora non si conosce chi subentrerà ad Asidep, il suo piano industriale e”se vogliamo dirlo con tutta franchezza-continua-rimane inevaso l’aspetto dei debiti accumulati e chi li pagherà”. Poi un altro versante per il quale bisogna attendere è quello delle indagini in corso proprio sui tre milioni di contributi non versati all’Inps. Per i quali c’è stata una denuncia presentata all’Ispettorato del Lavoro di Avellino. “Una ipotesi di accordo all’italiana-dice Zaolino-che mette la polvere sotto al tappeto”. Il sindacalista, inoltre, crede che quella della vertenza Asidep sia”una questione da affrontare con il piglio dell’organizzazione senza condizionamenti politici”. La svolta è vicina ma per Zaolino siamo davanti ad un bivio:”Il sindacato ha scelto di garantire i lavoratori, Pisano invece sta facendo una operazione politica. E in mezzo c’è un grande punto interrogativo. Chi arriverà sarà condizionato, non ha intenzione di metterci soldi e dopo tre mesi lascerà. Serve, invece, un piano industriale di rilancio facendo servizio di depurazione e non solo. Avviandosi ad una sana gestione con garanzie occupazionali e salariali”.
Giancarlo Vitale