Tra sessanta giorni verrà depositata la relazione medico legale eseguita sulla salma di Marian Marin Broasca, il 51enne di nazionalità rumena, da anni residente ad Atripalda, morto il 20 novembre a Marcianise. Il camionista, padre di due bambini, è rimasto schiacciato nella cabina del mezzo che guidava, dagli anelli di cemento che stava trasportando.
La Procura per ora procede contro ignoti. Nessuna iscrizione nel registro degli indagati in attesa evidentemente che emergano dagli esami e dagli accertamenti in corso le eventuali responsabilità colpose sulle cause del decesso del 51enne. Ad occuparsi delle indagini sono gli agenti della polizia municipale di Marcianise. I caschi bianchi hanno effettuato i rilievi del caso per ricostruire la dinamica dell’incidente e sottoposto a sequestro i mezzi coinvolti. Decisive potrebbero essere anche le immagini della video sorveglianza attiva in zona. I familiari del 51enne sono rappresentati e difesi dall’avvocato Marino Capone.
L’autotrasportatore ha perso la vita nel pomeriggio di giovedì scorso,, sulla Provinciale 335, la strada che collega Marcianise a Maddaloni. L’uomo è rimasto schiacciato da un arco in cemento armato prefabbricato che stava trasportando a bordo del proprio tir.Secondo le prime ricostruzioni, il tir guidato da Broasca trasportava due pesanti archi in cemento armato. Improvvisamente, forse a causa di una brusca frenata necessaria per evitare un pericolo o per l’andamento del traffico, l’inerzia ha trasformato quel carico in una trappola mortale. I blocchi di cemento sono scivolati in avanti, sfondando la parete posteriore della cabina di guida e travolgendo l’uomo al volante. Il camionista è rimasto schiacciato dai blocchi di cemento e per lui non c’è stato scampo. Nonostante la rapidità dei soccorsi, per il camionista, però non c’è stato nulla da fare: i sanitari hanno potuto solamente constatarne il decesso. Inutili i soccorsi del 118.



