La città di Atripalda è tornata a ritrovarsi nella fede per San Sabino, il patrono che si festeggia due volte l’anno, il nove febbraio e il sedici settembre. Una giornata di intensa partecipazione, con le funzioni religiose culminate nella messa serale al termine della quale la statua del santo è stata portata in processione per le principali strade del paese.
Nel commentare l’epigrafe apposta sulla tomba, il vescovo di Avellino, Arturo Aiello, ha sottolineato come, anche in tempi molto distanti tra loro, ieri come oggi, le attese, le speranze, i fallimenti, siano un comune denominatore. E come i vescovi di quel tempo, chiamati ad occuparsi anche del bene pubblico, possano ispirare l’impegno dei pubblici amministratori di oggi.
Ad accompagnare San Sabino in processione, con i parroci don Luca e don Ranieri, accanto al sindaco Paolo Spagnuolo c’erano diversi altri primi cittadini dell’hinterland e della Valle del Sabato: tra gli altri, quelli di Mercogliano, Aiello del Sabato, Serino, Santa Lucia di Serino, San Michele di Serino, Pratola Serra. Una forma di partecipazione e di condivisione, come ha detto il sindaco di Atripalda, che sta segnando i vari eventi del territorio, per rinsaldare i rapporti, nel segno della fede ma anche della collaborazione sempre più ampia tra Comuni.