Autore: Gianni Festa
Desidero, in premessa, esprimere da cittadino del Sud tutta la mia indignazione per l’approvazione della legge dell’Autonomia regionale differenziata, che ancor prima della definizione dei Lep e delle risorse disponibili, ha come obiettivo la spaccatura del Paese. E’ la testimonianza plastica che questo governo non ama il Sud offrendo per legge una posizione di vantaggio alle regioni del nord e certificando nero su bianco l’insopportabile ulteriore penalizzazione del Mezzogiorno. Per coerenza ora potremmo aspettarci dalla Lega di Calderoli-Salvini anche la rimozione dell’intitolazione di piazze e strade a coloro che si batterono per l’unità d’Italia, Garibaldi, Mazzini, Cavour, ecc. Nel contempo,…
Quelle di cui mi interesso oggi sono due storie di un tempo diverso che hanno in comune il credo dell’antifascismo e la denuncia della questione morale violata. L’occasione la offrono le celebrazioni degli anniversari di Giacomo Matteotti e di Enrico Berlinguer. In entrambi la tensione per la difesa della democrazia e delle libertà era tra i motivi principali della scelta politica. Di Giacomo Matteotti, socialista a tutto tondo, è stato scritto di tutto, ispezionando la sua vita privata e pubblica, ricordandone il coraggio fino ad immolare la sua stessa vita per mano di mazzieri fascisti. Il suo ultimo discorso in…
Nel dopoguerra, Guglielmo Giannini, un precursore del populismo e del qualunquismo, ma anche tra gli inventori dei partiti personali, fondò il Fronte dell’Uomo Qualunque. Ebbe grande successo, raccogliendo una messe di voti. Il suo partito-movimento durò quanto una neve caduta in estate: scomparse dopo solo tre anni. Il personaggio mi è venuto in mente riflettendo sul crollo elettorale in Italia del Movimento Cinque Stelle. Il paragone potrebbe apparire irriverente non tanto nei modi differenti tra le due realtà quanto invece per la filosofia che sottende le loro finalizzazioni, contesto permettendo. Ebbene i Cinque stelle nascono il 4 ottobre del 2009…
Alle nostre spalle la campagna elettorale per l’elezione del sindaco e del Consiglio comunale. Nel capoluogo, come negli altri quarantuno Comuni chiamati alle urne. Ora è il tempo delle azioni conseguenziali. Il periodo trascorso ci ha consegnato parole e promesse. Con qualche irragionevole dimenticanza. Si è detto poco, ad esempio, del difficile momento che attraversa l’Irpinia alle prese con crisi pesanti; s’è detto poco dell’incapacità di dare risposte concrete, sebbene il presidente della Confindustria irpina, Emilio De Vizia, e i sindacati provinciali, denuncino la situazione con grande preoccupazione. Un silenzio ingiustificato è caduto sul tema della legalità che è la…
Non c’è attimo della giornata che non mi viene chiesto “come finirà”, con riferimento a questa campagna elettorale che chiama i cittadini alle urne per l’elezione dei sindaci, dei parlamentari europei e del consiglio regionale del Piemonte. Non solo. La domanda va ben oltre il voto e riguarda anche le guerre che creano angoscia e dolore e, in particolare, il futuro della nostra Irpinia, nel contesto della politica per il Sud. Un dato è certo: nell’aria si respirano sentimenti opposti. Dal pericolo di una restaurazione con una attività di privazione dei diritti, per effetto di uno strisciante fascismo, fino alla…
Sarò sincero. Loro parlano, le imprese chiudono. Quelle pubbliche boccheggiano. Il voto di giugno giunge a cavallo di una delle peggiori crisi che hanno investito l’Irpinia. Si vota e la sagra delle passerelle è in pieno svolgimento. L’Irpinia del voto sembra dissociata dall’etica della responsabilità. I sondaggi versione fake alimentano le scommesse. Eppure ci sarebbe tanto altro da fare. A Grottaminarda, un tempo granaio dei Borbone, lentamente si spegne la fiammella dell’Industria Italiana Autobus (Iia), erede della Fiat Iveco che Ciriaco De Mita strappò a Gianni Agnelli per rompere l’isolamento delle zone interne e lanciare la sfida per la costruzione…
Non mi appassiona il conflitto politica-magistratura che fa suonare il tam tam in questi giorni facendo salire sul banco degli imputati, a seconda dei casi, giudici o corrotti e corruttori. Viviamo in uno Stato di diritto in cui diritti e doveri, se perseguiti, sono il sale della democrazia. Io penso che i fans dell’uno o dell’altro impegno sociale, magistrati e politici, debbano misurarsi sulla capacità di stabilire e difendere la legalità nell’esclusivo interesse del bene delle comunità. Per cui, io credo, che l’attuale dibattito che s’inserisce nella nuova e diversa tangentopoli, serva esclusivamente a creare grande confusione nella pubblica opinione,…
No, non si può. Anzi non si deve. Il Sud compatto s’indigna. Se si dovesse eliminare il provvedimento che prevede la decontribuzione per i dipendenti delle aziende localizzate nel Mezzogiorno, si darebbe uno schiaffo pesante a questa parte del Paese. La misura scadrà nel prossimo mese di giugno e il Governo, che in un primo tempo non ne aveva prorogato l’efficienza, ora sembra fare marcia indietro. Dovrebbe essere il ministro Raffaele Fitto a rinegoziare il provvedimento in sede di Commissione europea. In che cosa consiste la decontribuzione? E’ presto detto. La misura fu introdotta con la legge di Bilancio del…