Autore: redazione web

Ci sono giornate che ti restano dentro, ricordi che non si possono cancellare ed è così anche per la morte di Giovanni Falcone. Chi c’era, quel 23 maggio di trent’anni fa, si ricorda esattamente cosa sta facendo in quel momento e come ha appreso la notizia. A Capaci, lungo l’autostrada che collega l’aeroporto a Palermo, Cosa Nostra fa saltare in aria il magistrato antimafia Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e tre uomini della scorta, Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro. Una carica di cinquecento chili di esplosivo ingoia le auto e le persone che passano in quel momento…

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In questa primavera che volge verso l’estate con i suoi  catulliani “egelidos tepores”, è tutt’altro che finito “l’inverno del nostro rovello”, per dirla con Shakespeare del “Riccardo III“. La peste del Covid continua a mietere morti a milioni (più di sei nel mondo e 200 mila in Italia), anche se siamo ormai abituati alla morte fuori casa e  a camminare in maschera. I “laudatores” delle “magnifiche  sorti e progressive” del capitalismo finanziario ci consentiranno di dire che si tratta delle delizie civil-mortali del loro sistema di sviluppo che  ci ha tolto la prima cosa che  un essere umano ha: la…

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La chiesa irpina si arricchisce di un’al – tra eminente figura di prelato, già unanimemente amato e stimato. Mons. Sabino Iannuzzi ha ricevuto l’ordinazione episcopale, sabato scorso, all’interno del Palazzo dello Sport “Pala Tedeschi” di Benevento. Mons. Felice Acrocca, arcivescovo metropolita di Benevento, ha presieduto il rito dell’imposizione delle mani con la preghiera di ordinazione. I vescovi conconsacranti sono stati Mons. Josè Rodriguez Carballo, segretari della Congregazione per gli Istituti di Vita consacrata e le Società di Vita Apostolica e mons. Claudio Maniago, arcivescovo metropolita di Catanzaro – Squillace -. Straordinaria la partecipazione di vescovi, confratelli francescani, associazioni di ispirazione…

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In queste ultime settimane il fronte dei pacifisti è cresciuto notevolmente sotto la spinta dei cattolici (Papa Francesco e il giornale Avvenire) e la marea dei radical scic della sinistra e non solo (vedi Travaglio e il suo Fatto quotidiano). In primo luogo sono contro l’aumento delle spese militari proposto dl Governo Draghi, non apprezzato dalla maggioranza degli italiani come dicono gli ultimi sondaggi e sono contro l’ulteriore invio delle armi all’Ucraina. Anche in campo politico si vanno smarcando da Draghi, reduce da una positiva missione in Usa, Salvini e Conte che chiedono al Premier di riferire in Parlamento. Qualcosa…

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E poi? Dopo la sfilata sotto il sole di Sorrento con i ripetuti proclami dei vertici sulla rinascita del Mezzogiorno, come si procederà per recuperare i ritardi? Sono state dette tante cose, ma tante altre sono state eluse. Solo Mario Draghi, in verità, ha affrontato la questione meridionale senza fare sconti a nessuno. Soprattutto a quella classe dirigente che condanna il Mezzogiorno ad essere fanalino di coda. Quanto ai pregiudizi che accompagnano la malasorte meridionale il premier ha ragione solo in parte. Essi nascono da un’immagine che le classi dirigenti del Sud consegnano al mondo. Intanto parlano i fatti. E…

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La richiesta di Finlandia e Svezia di adesione alla Nato e la contrarietà subito manifestata dalla Turchia, complica ulteriormente il puzzle della trattativa, non ancora avviata, per arrivare se non ad una tregua almeno ad un limitato cessate il fuoco che consentirebbe per esempio di sgomberare l’acciaieria di Mariupol dai combattenti ucraini che vi sono asserragliati e di sdoganare le tonnellate di cereali stoccate nel porto di Odessa che altrimenti marcirebbero nei magazzini innescando una drammatica penuria alimentare nel Nord Africa e in Medio oriente. Negli ultimi giorni la crisi internazionale avviata con l’invasione russa si è ulteriormente allargata coinvolgendo…

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“La parola d’ordine è una sola, categorica e impegnativa per tutti. Essa già trasvola ed accende i cuori dalle Alpi all’Oceano Indiano: vincere! E vinceremo!, per dare finalmente un lungo periodo di pace con la giustizia all’Italia, all’Europa, al mondo”. Così Mussolini il 10 giugno del 1940. Anche allora la guerra trovava giustificazione nell’annunzio della pace, ma il mito della vittoria non poteva ricevere dallo Storia una sconfessione più tragica. In realtà l’Europa, dopo quella guerra, ha goduto di un lungo periodo di pace che è durato (messa fra parentesi la guerra della NATO nei Balcani) dal 9 maggio 1945…

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Manca un mese al test elettorale delle amministrative accorpato al voto sui cinque referendum sulla giustizia che hanno ottenuto il disco verde da parte della Corte costituzionale. Sono circa mille i comuni chiamati ad eleggere un nuovo sindaco e 26 di questi sono capoluogo di provincia compresi quattro di regione e cioè Genova, Palermo, L’Aquila e Catanzaro. Elezioni importanti ed è cominciata una lunga corsa elettorale che durerà circa un anno e che, purtroppo, non conosce timidezze neanche di fronte ad un evento tragico come la guerra in Ucraina. La situazione dei partiti è, se possibile, peggiorata sia rispetto ai…

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