Galeotta fu la Commissione Trasparenza di ieri mattina: è scattata ad horas l’ordinanza di demolizione dei balconi costruiti all’angolo tra via Roma e via Adamo. A firmarla, ieri nel tardo pomeriggio, è stato il dirigente del settore Urbanistica Luigi Maria Cicalese, che poche ore prima aveva partecipato proprio alla Commissione convocata dal presidente Ettore Iacovacci. “Si assiste in città ad eventi curiosi – aveva commentato ironicamente a margine della riunione Iacovacci –, con palazzi che si alzano e marciapiedi che si abbassano”. Un riferimento proprio al caso dei nuovi palazzi bianchi costruiti in via Roma (nell’ambito di un intervento di abbattimento e ricostruzione) messo all’ordine del giorno della seduta di Commissione: al centro della discussione l’altezza dei balconi, che per legge doveva essere almeno di 3 metri, ma che erano invece stati costruiti a 2,80 metri dal suolo. Una differenza di 20 centimetri, che come verificato dai tecnici del Comune, era stata inopinatamente recuperata con un espediente: l’eliminazione del marciapiede.
Da qui l’ordinanza di demolizione: “Entro 90 giorni dalla notifica della presente – si legge nel provvedimento a firma Cicalese – ordine di demolizione dei balconi realizzati lungo via Nicola Adamo e aventi altezza inferiore a m. 3,00 dal piano di calpestio del preesistente marciapiede pubblico, per essere stati realizzati gli stessi in violazione dell’art. 53.6 del vigente RUEC, nonché il ripristino dello stato dei luoghi relativamente al marciapiede pubblico in quanto arbitrariamente ed autonomamente rimosso”.