Sul tema dell’educazione ‘gender’ divampa ad Avellino uno scontro a distanza tra il Partito della Rifondazione Comunista e la Lega. Proprio questa mattina, mentre al Circolo della Stampa di corso Vittorio Emanuele si presentava il libro del deputato del Carroccio Rossano Sasso (‘Il Gender esiste – Giù le mani dai nostri figli’), dalla segreteria provinciale del Prc veniva diffuso un comunicato stampa contro il “deputato leghista noto soprattutto per le sue esternazioni omofobe e transfobiche, che si è sempre contraddistinto per il suo impegno contro l’educazione sessuale e affettiva nelle scuole, da lui considerata una ‘porcheria’ quando non una ‘idea degradante’, e che vittima a sua insaputa della teoria gender, cerca attraverso la presentazione della sua opera letteraria di mettere in guardia i cittadini dai rischi di quello che non c’è! Si perché si tratta di una fantomatica teoria priva di qualunque evidenza empirica, utile a suo dire solo alla legittimazione e normalizzazione della omobitransfobia”.
Dal tavolo di questa mattina al circolo della stampa, la Lega ha contestato proprio questo: “La sinistra cerca di far passare la subdola strategia ‘arcobaleno’ in maniera silente. Dicendo che il problema non esiste, ma negli ultimi anni si sono registrati, e si continuano a registrare, decine e decine di casi di discriminazioni ‘al contrario’, dove viene punito chi resta fedele alle proprie tradizioni e alla propria cultura e dove vengono fatti entrare nelle scuole attivisti gender a fare lezioni sulla sessualità ai nostri figli. Noi chiediamo che in questi casi venga quantomeno chiesto ai genitori un parere informato preventivo”.
Di questi casi di ‘discriminazioni al contrario’ ne hanno parlato per circa tre ore questa mattina al circolo della stampa di Avellino: accanto al deputato del Carroccio c’erano il vicecommissario provinciale della Lega Avellino Sabino Morano, Sergio Barile, ordinario di Economia presso la Sapienza e Giulio Curatella, del direttivo nazionale del movimento ‘Mondo al contrario’.
Contro di loro gli strali del Prc irpino: “Riteniamo indecoroso e pericoloso per una società civile dare credito e spazio a certe esibizioni offensive dell’intelligenza!”. “E’ di queste ore – aggiungono da Rifondazione – la notizia dell’emendamento della leghista Giorgia Latini, approvato in Commissione Cultura che vieta ai docenti di parlare agli alunni di temi legati all’educazione sessuale; si potrà soltanto alle scuole superiori, previo consenso dei genitori. Dunque a scuola non si potrà parlare di affettività, di rispetto dei corpi, di consenso.. forse si preferisce che di affettività i giovani apprendano da siti porno o dalla narrazione vergognosa di casi di femminicidio in cui si sprecano parole a tutela degli assassini e si rendono le vittime colpevoli della loro atroce morte”.
E ancora: “Se vogliamo difendere gli studenti l’unico impegno serio che dovremmo prendere è quello verso una scuola pubblica, laica e pluralista. Che non cada addosso agli studenti, che non costringa gli stessi a portarsi, in alcuni casi, finanche la carta igienica da casa. Perché l’unico rischio che si corre è che la scuola abdichi al suo ruolo di guida, di educatore civile e culturale. Con il rischio di creare nuovi parlamentari, senatori ed amministratori che lottino contro l’educazione e contro i diritti delle persone. Se registriamo un fallimento della scuola quello è nella capacità di costruzione del pensiero critico e analisi che porta a credere alla visione dei soggetti sopracitati”.