Mentre in molti immaginano un rimpasto di giunta precoce, noi cerchiamo di capire cosa stanno facendo nel frattempo gli assessori tecnici che si vorrebbero mandare via prima del tempo. Lo abbiamo chiesto ad uno di loro: il professore della Bocconi Remo Dalla Longa, delegato dalla sindaca Laura Nargi a seguire il delicato settore dei Lavori Pubblici. Stiamo ai fatti. La sindaca il giorno del suo insediamento dichiarò: ora parte una prima fase della giunta, con gli assessori tecnici che dovranno stilare un piano strategico, ognuno per il proprio settore, che servirà come traccia da seguire per gli assessori ‘politici’ che si insedieranno nella seconda fase della giunta. “Avrei potuto seguire il singolo progetto o la singola opera pubblica – ci dice Dalla Longa –, ma insieme alla sindaca abbiamo scelto di fare un lavoro più generale, di impostazione: come prima linea guida abbiamo messo in piedi una piattaforma che riunisce in maniera ordinata e coordinata in un unico data base tutti i progetti in essere, che non saranno quindi più distribuiti nei vari armadi dei vari uffici comunali”.
A questa prima linea guida, tra l’altro acquisita agli atti del comune con una delibera di giunta protocollata nei giorni scorsi, ne seguiranno ora altre due: la seconda è già pronta, riguarda l’istituzione di un’unica Stazione Appaltante per le future opere pubbliche da appaltare, e approderà in giunta dopo che si concluderà un ulteriore passaggio di approfondimento con i dirigenti comunali; infine la terza riguarderà la riorganizzazione del Codice dei Contratti. “Il mio compito – spiega Dalla Longa – è quello di far parlare le carte. Di mettere in un unico posto, accessibile a tutti gli addetti ai lavori del Comune, ogni singolo file relativo alle opere completate, quelle in corso e quelle da appaltare. In questo modo, avendo a disposizione tutti i passaggi di tutti i progetti compiuti fino ad oggi, saremo anche in grado non ripetere gli eventuali errori commessi in precedenza, quelli che io chiamo ‘delitti seriali’ e che ripetendosi ingolfano a dismisura la macchina amministrativa”.
Un altro segno tangibile del lavoro ‘tecnico’ del professore Dalla Longa riguarda una figura comunale che fino ad oggi emergeva dal buio degli uffici solo per prendersi le colpe di qualche intoppo o di qualche cantiere a rilento: il Rup, e cioé il responsabile che viene individuato tra i funzionari o dirigenti del Comune per seguire l’opera pubblica di volta in volta appaltata. “Fino al 2023 – dice Dalla Longa – questa sigla significava Responsabile unico del Procedimento, ora è diventata l’acronimo di Responsabile Unico del Progetto, una sorta di project manager. Il ‘procedimento’ è un atto burocratico, mentre con ‘il progetto’, con il ‘porject manager’, entriamo in una dimensione nuova. Ma non basta cambiare la dicitura sul cartellino, la funzione deve essere riempite di cultura, di strumenti, di autorevolezza. Una dimensione che noi riempiamo con un nuovo processo di formazione, con una manualistica da mettere a disposizione dei nostri Rup. Questa figura è quella che interfaccia il Comune con gli operatori economici ai quali vengono appaltate le opere. Il rup è la faccia del Comune, e più sono autorevoli più è autorevole il Comune. Quindi io mi sto occupando questo: di rivitalizzare l’autorevolezza dell’Ente. Qui ci sono delle buone figure, ma manca questa forma di organizzazione, di formazione e di integrazione. Nelle linee guida alla quali stiamo lavorando noi assessori tecnici si trovano tutti i principi utili alla vita dell’Ente, e sono principi quinquennali”.