Non nasconde la sua amarezza per la decisione del Consiglio di stato che ha smentito la decisione del Tar sul dimensionamento scolastico l’assessore alla scuola della Regione Campania Lucia Fortini.
“Il ricorso è stato presentato domenica sera, la nostra avvocatura ha lavorato domenica notte, ci siamo costituiti in giudizio lunedì mattina e lunedì pomeriggio è arrivato il decreto monocratico, che in realtà non discute nel merito, semplicemente rileva che ci potrebbe essere un danno per le altre Regioni se fosse stata confermata la sospensione nella regione Campania del decreto. Quindi in realtà la Corte sospende la sospensiva. C’è un’altra caratteristica che rileva come infondata, e cioè che ci sarebbe nocumento rispetto al Pnrr. Noi l’abbiamo sostenuto davanti al Tar Campania che ci ha dato ragione: la riduzione del numero di autonomie non c’entra assolutamente niente con il Pnrr. Il Pnrr non dice che ci devono essere meno scuole in Campania o in altre regioni”. Spiega come. “Non è vero che influiamo sulle altre Regioni e per questo mi è dispiaciuto che non si sia entrati nel merito. La Regione Campania non necessariamente vedendo aumentate le autonomie dovrebbe toglierle alle altre Regioni. Si potrebbe semplicemente aumentare il numero di scuole in tutta Italia, visto che il ministro lo va sbandierando da molto tempo e l’eventuale risparmio dalla soppressione di scuole sarebbe reinvestito nell’istruzione. Allora reinvestiamolo nelle scuole che non chiudiamo. Ora il 28 novembre ci sarebbe dovuto essere il consiglio davanti al Tar Lazio, ma chiaramente c’è la pronuncia della Corte Costituzionale il 21 e quindi immaginiamo che sarà la Corte a dover dirimere la questione”.
Non ha dubbi Fortini “Resta una questione politica. Noi stiamo difendendo le nostre ragioni in sede giudiziaria ma in un paese civile la scuola non dovrebbe subire tagli. Sono comunque fiduciosa che la Corte Costituzionale ascolti le nostre ragioni, anche perché ho letto l’ordinanza del Tar Campania che è ben articolata, 25 pagine nelle quali le questioni sono state studiate”.