Si tratta della seconda inchiesta relativa alla gestione dei corsi di formazione all’ Alto Calore.C’’è infatti un primo filone d’indagine che ha portato alla richiesta da parte della procura di tredici richieste di rinvio a giudizio firmate dai pm Vincenzo Russo e Luigi Iglio nei confronti di altrettanti indagati nell’ambito dell’inchiesta sull’Alto Calore per la formazione 4.0 . Il Gup del Tribunale di Avellino Giulio Argenio deciderà il prossimo 18 ottobre sull’eventuale rinvio a giudizio  per 11 indagati e su due richieste di abbreviato (uno semplice e l’altro condizionato) presentate nel corso dell’udienza celebrata lo scorso 5 luglio.

L’ inchiesta condotta dal Nucleo Pef delle Fiamme Gialle di Avellino, relativa al Credito di imposta utilizzato dall’ Alto Calore per lo svolgimento dei corsi di formazione per i dipendenti, e’ partita dalla denuncia di uno stesso dipendente dell’ente di Corso Europa. Corsi di formazione che sarebbero stati eseguiti, secondo l’accusa solo sulla carta, ma soldi veri, edistratti in favore delle società, che tra il 2019 e il 2021, che avrebbero organizzato e progettato i percorsi di aggiornamento professionale per l’Alto Calore.

Nel febbraio 2023 prese il via l’inchiesta con il primo blitz della guardia di finanza e i primi interrogatori dei dipendenti svolti dai pubblici ministeri Luigi Iglio e Vincenzo Toscano nella sede di Corso Europa. Successivamente negli uffici del palazzo di giustizia furono ascoltati altri dipendenti che hanno portato all’iscrizione di 13 persone nel registro degli indagati, tutti accusati di reati tributari.