Di Ivana Picariello
AVELLINO- L’auspicio è che nasca una nuova classe dirigente. Un refrain non nuovo, certo. Ma questo è il fatto. Il ruolo dei partiti, la crisi della politica, il fiorire delle formazioni in Italia e in Europa. A breve, le elezioni amministrative, in Campania anche grandi centri, di contro la frantumazione delle liste, e ancora una volta dei partiti, anzi, del tutto assenti. La scena si presenta così, e così è stata raccontata dagli esponenti politici ai vari livelli, nella seconda sessione pomeridiana della due giorni del Corriere-Quotidiano del Sud, durante il confronto moderato da Pierluigi Melillo.
Esorta alla vita politica e dei partiti, il vicepresidente della Regione, Fulvio Bonavitacola, e parte da questa premessa per arrivare ad ambiente, sicurezza, immigrazione, temi di strettissima attualità, accanto a quello del lavoro. Il ruolo dei partiti, e la ripresa della politica è il sale della democrazia in questo momento storico, ha esortato.
Esperienza diversa, quella che proprio dentro il vuoto dei partiti ha portato alla nascita del M5Stelle. Il sottosegretario all’Interno, Carlo Sibilia, sottolinea il dato della disaffezione del cittadino per la politica, ma difende il reddito di cittadinanza, che va modificato e meglio controllato. Interessante il suo rapporto proficuo con sindaci di ogni estrazione politica, in tutta Italia, non da questa provincia, se non rarissimi casi, come Ariano.
In questo dibattito a più voci aperto alla città, nella splendida sede di Villa Amendola, si incrociano i pensieri del presidente Gerardo Bianco, che invita a riflettere sulla società “atomizzata”, sulla tenuta etica, con sullo sfondo il problema del Mezzogiorno nella sua accezione più ampia. Iniziative come questa, di ripresa del dibattito, devono portare ad un’idea, su come creare una nuova stagione per lo sviluppo in Irpinia, terra non abbandonata, ma dove sopravvivono “resistenze straordinarie” o anche “preesistenze storiche”. Una società liquida che porta alla frantumazione e alla proliferazione delle liste senza idee. «Senza uno spirito di unitarietà non si potranno affrontare problemi così grandi». Un dibattito tra diverse storie politiche non può non portare ad una diversificazione di vedute sulle scelte di chi oggi è alla guida dei processi. Mentre tanti progetti restano fermi, bloccati nel tempo, e sono datati.
La politica delle cose da fare, delle risposte da dare, non sta dando alcun segnale, soprattutto in questa terra dove le necessità sono forti e prepotenti. In mattinata si è parlato di Pnrr, della difficoltà delle aree interne come la nostra di farsi sentire da Regione e Governo e della necessità di aprire, anche qui, un confronto tra i soggetti protagonisti della concertazione per avere una visione univoca dello sviluppo in aree dalle grandi potenzialità.
Con il senatore Enzo De Luca, con l’onorevole Alberta De Simone, con il presidente dell’Ordine dei giornalisti campani, Ottavio Lucarelli, il confronto ha preso più strade, per arrivare alla conclusione che sì, il cambiamento, il nuovo corso, sta nella forza di avviare i processi. Questa due giorni sta cercando di dare la giusta spinta. Oggi si terrà la seconda giornata di confronti, mattina e pomeriggio, su città, sicurezza, salute.