E’ il Virgilio Marone il miglior liceo classico della provincia di Avellino, terzo in Campania, con un indice Fga (dato che unisce la Media dei Voti e i Crediti Ottenuti normalizzati in una scala che va da 0 a 100, dando un peso pari al 50% ad ognuno dei due indicatori) del 68,78 e l’81,5% dei diplomati in regola, seguito dal liceo Colletta – sesto in Campania – con un indice Fga del 66,17 e una media voti dei diplomati pari a 92 e dal liceo De Sanctis di Sant’Angelo con un indice Fga del 67,6 con una percentuale di diplomati in regola dell’84,5%. Ad ottenere risultati migliori in regione solo il liceo Tito Lucrezio Caro con un indice Fga del 68-98. Tra i licei scientifici i migliori in provincia sono il Mancini con indice Fga 70,32 e 81,1% dei diplomati in regola e il liceo Parzanese di Ariano con un indice Fga del 71,6% e il 91,8% dei diplomati in regola. Subito dopo si posizionano il liceo Aeclanum di Mirabella con un indice Fga pari a 69,39 e diplomati in regola pari a 90,5% e il liceo De Caprariis di Atripalda con un indice Fga del 68,15 e una percentuale di diplomati in regola dell’81,8%. Bene anche l’Imbriani come liceo linguistico con un indice Fga del 59,96 e una percentuale di diplomati del 74,7%, preceduto dal De Caprariis con un indice Fga del 62,57 e una percentuale di diplomati dell’82,4% e dal liceo De Sanctis di Sant’Angelo con un indice Fga del 61,22 e una percentuale dilpomati del 66,2. Conferma anche per l’Amabile di Avellino che si piazza tra i migliori istituti economici della Regione con un indice Fga del 43,13 e una percentuale di diplomati regolari del 51,4. Si impone tra i migliori della Campania per l’indirizzo scienze applicate il liceo Imbriani, al quarto posto in Campania con un indice Fga del 63,18 e una percentuale di diplomati regolari del 65,6. Conferma anche per l’indirizzo scienze umane al Virgilio con un indice Fga del 44,09. Tra i licei artistici ottimo risultato per il De Luca con un indice Fga del 52,7% e il 61,7% di diplomati in regola
Tra le prime scuole in Campania per la capacità dei diplomati di trovare lavoro l’Istituto tecnico tecnologico Guido Dorso con una percentuale degli occupati pari a 44,5% (coloro che hanno lavorato almeno 6 mesi entro i primi due anni dal conseguimento dal diploma) e il 47,89% di diplomati che a 2 anni dal diploma lavorano e hanno una qualifica professionale perfettamente in linea con il titolo di studio conseguito, secondo solo al Galilei di Salerno e al Nievo di Napoli. A seguirlo l’indirizzo tecnico-tecnologico di Bagnoli con il 33,33% come indice di occupazione. Regge anche tra i professionali l’Amatucci con un indice di occupazione del 34,72%. Bene anche il Ronca di Solofra con un indice di occupazione del 41,15% e il Rossi Doria con un indice di occupazione del 32,73.
Il portale – nato nel 2014 e gratuito – si propone di aiutare gli studenti e le loro famiglie nel momento della scelta della scuola dopo la terza media. Eduscopio è diventato in questi anni un riferimento per le famiglie e per le stesse scuole come dimostrano gli oltre 2,8 milioni di utenti unici che hanno a oggi visitato il portale, con 13,3 milioni di pagine consultate.
Per la nuova edizione di Eduscopio, il gruppo di lavoro della Fondazione Agnelli, coordinato da Martino Bernardi, ha analizzato i dati di circa 1.326.000 diplomati italiani in tre successivi anni scolastici (anni scolastici 2017/18, 2018/19, 2019/20) in circa 7.850 indirizzi di studio nelle scuole secondarie di II grado statali e paritarie.
Per farlo eduscopio.it si avvale dei dati amministrativi relativi alle carriere universitarie e lavorative dei singoli diplomati raccolti dai Ministeri competenti. A partire da queste informazioni vengono costruiti degli indicatori rigorosi, ma allo stesso tempo comprensibili a tutti, che consentono di comparare le scuole in base ai risultati raggiunti dai propri diplomati.
In particolare, per i percorsi universitari dei diplomati, eduscopio.it guarda agli esami sostenuti, ai crediti acquisiti e ai voti ottenuti dagli studenti al primo anno di università, quello maggiormente influenzato dal lavoro fatto durante gli anni della scuola secondaria. Questi indicatori riflettono la qualità delle “basi” formative, la bontà del metodo di studio e l’utilità dei suggerimenti orientativi acquisiti nelle scuole di provenienza. In altre parole, i risultati universitari ci permettono di formulare un giudizio sulla qualità delle scuole secondarie superiori sulla base di informazioni che provengono da enti – gli atenei – che sono “terzi” rispetto alle scuole stesse, cioè imparziali, ma al tempo stesso molto interessati alla qualità delle competenze e delle conoscenze degli studenti.