Un raccolto di emozioni, una festa di profumi. La “cipolla ramata di Montoro” unisce, tradizione e sapore.
A Montoro, tra le colline dell’Irpinia dove la terra sa ancora di memoria e fatica contadina, la Cipolla Ramata non è solo un ortaggio: è identità, è riscatto, è un simbolo che affonda le radici nella tradizione e guarda dritto al futuro. Dal 27 al 29 giugno 2025, torna la Festa del Raccolto, tre giorni che fanno di Montoro la capitale assoluta del gusto, con un programma fitto di eventi pensati per raccontare, in ogni sfumatura, il mondo della cipolla ramata di Montoro: quella vera, tagliente, dolce e resistente come chi la coltiva.
Dietro questa celebrazione non c’è solo folklore, ma una filiera agricola e culturale rinata grazie alla visione di Nicola Barbato, imprenditore agricolo che per primo ha creduto nel potenziale di questo bulbo dal colore bronzeo. È lui ad aver fondato Casa Barbato, un’idea prima ancora che un’azienda, dove la cipolla non si coltiva soltanto: si trasforma, si racconta, si difende. È stato il primo a creare un’ agri-pizzeria e un agri-ristorante, poi un laboratorio agroalimentare 4.0. Ma il cuore pulsante di tutto è Luisa Tolino, sua moglie, cuoca e custode delle tradizioni montoresi, diventata celebre grazie alla sua leggendaria “parmigiana di cipolla ramata di Montoro”, oggi riconosciuta come Prodotto Agroalimentare Tradizionale (PAT).
Workshop, degustazioni e musica: il programma
Alla GB Agricola, azienda biologica di riferimento per la produzione locale, si alterneranno:
- Visite guidate nei campi, nei laboratori e persino nei sistemi di compostaggio e produzione di energia agrivoltaica.
- Factory Lab dedicati alla Genovese napoletana, piatto principe della cipolla.
- Tour in quad tra le sorgenti Lauro e Labso, Ramata Lab per imparare l’intreccio delle cipolle, degustazioni e show-cooking.
- E ogni sera, workshop scientifici (ore 20:00) con esperti di ambiente, salute e alimentazione.
I convegni saranno moderati dalla giornalista ed esperta enogastronomica Carmela Cerrone, voce autorevole della cultura agroalimentare campana.
Tra gli ospiti:
- Prof. Giovanni De Feo (UNISA) – “Sostenibilità e ambiente”
- Prof. Cesare Gridelli (Oncologo) – “Alimentazione e tumori”
- Dott. Antonio Limone – “Etichettatura alimentare”
- E ancora, la presentazione del libro “La Genovese” dello scrittore Luigi Vivese, e ogni sera musica dal vivo a partire dalle 21.00.
In un’Italia che troppo spesso dimentica i propri sapori, Montoro rilancia con forza la sua cipolla più nobile. Non con la nostalgia, ma con un modello agricolo sostenibile, inclusivo e proiettato nel mondo.
Perché la Ramata, oggi più che mai, non è solo un prodotto. È un progetto.