Un brutto spettacolo: questa mattina, a quattro anni dalla chiusura, si sono riaperti i cancelli della piscina comunale di Avellino, e ci si è trovati di fronte ad una situazione desolante. Nella vasca principale e in una delle due più piccole, con ancora una 30ina di centimetri di acqua stagnante, sporca, si vedono palloni, porte di pallanuoto, salvagenti e altri attrezzi lasciati a galleggiare nella pozza scura. Infiltrazioni dall’alto tetto che sovrasta la vasca grande. Polvere e calcinacci nella zona bar dell’ingresso e nelle stanze del primo piano dove sono rimasti allineati e impolverati i tapis roulant della palestra. A girare in questo piccolo Overlook Hotel nostrano sono i componenti della commissione consiliare bilancio: il presidente Nicola Giordano (Pd), Antonio Bellizzi (Per Avellino) e Rino Genovese del Patto Civico, ormai praticamente fuoriuscito dalla maggioranza consiliare dopo le pressioni dei due gruppi festiani sulla sindaca Laura Nargi: “Prendiamo atto – ha detto infatti Genovese durante il sopralluogo – della volontà di non rispettare l’accordo che avevamo fatto al ballottaggio con Nargi nell’interesse della città. Gli assessori esterni dovevano essere il momento di rilancio della nostra città. Se si dà loro il tempo solo di sedersi e di cambiarli dopo soli due mesi, allora si sta bluffando, con noi, con se stessi e con la città”.
“E’ la prima volta – ha detto il consigliere Bellizzi – che dal giorno della chiusura verifico lo stato in cui versa questa grande struttura che per Avellino potrebbe essere un fiore all’occhiello. Vedo che versa in condizioni terribili. Quello che può fare la nostra Commissione e quello che deve fare l’amministrazione comunale è fare luce su tutte le ombre che ci sono in questa piscina, nella palestra, in tutti gli ambienti della struttura e cercare il modo più rapido possibile per riaprirla. Innanzitutto bisogna far luce sulla proprietà, sullo stato dei luoghi e a chi eventualmente fare capo per cercare la maniera migliore possibile per restituirla alla comunità”.
Ancora più duro il presidente Giordano: “Questo nostro sopralluogo di oggi testimonia lo sfascio dell’amministrazione Festa. Mi dispiace che questo metodo di amministrare stia ritornando al Comune di Avellino. C’era stata un’inversione di tendenza. C’era stata una volontà di discontinuità. Ma ora la sindaca ha calato la maschera e l’amministrazione Festa continua. Torna un modo di amministrare che era quello di puntare esclusivamente sul divertimento sfrenato lasciando indietro i problemi. La sindaca Nargi è stata una parentesi, ora finalmente sappiamo chi governa e chi governerà. Allora chiediamo a Festa notizie di questo sfascio e delle condizioni in cui versa la piscina comunale. Questa situazione dimostra che continuano gli argomenti che erano il cavallo di battaglia dell’amministrazione Festa: la svendita del patrimonio e il degrado del patrimonio”.
“E noi con la Commissione non ci fermiamo qui alla piscina comunale, la prossima volta andremo alla Città Ospedaliera, per verificare i suoli che il sindaco Festa non ha voluto dare alla Città Ospedaliera, che l’amministrazione Nargi fa finta di non conoscere, come fa finta di non capire quali siano i veri problemi della città. Noi ci impegneremo affinché il nuovo bando per l’affidamento della piscina sia pubblicato al più presto. Lo stato di consistenza dei luoghi è stato già fatto: esiste una condizione di impiantistica completamente abbandonata; una copertura che perde da tutte le parti e un tetto fotovoltaico che ad oggi non so di chi sia proprietà. Quindi non più il sindaco Nargi, ma il sindaco Festa ci spieghi qual è la sua idea di città. Lo chiediamo a lui, che in questo momento sembra essere il vero padrone dell’amministrazione comunale”.
La battaglia sulla piscina comunale si sposterà quindi in consiglio comunale con una mozione che sarà ora redatta dai tre componenti della Commissione Bilancio (ancora non sono stati surrogati i due componenti di maggioranza che si sono dimessi, Antonella Coppola e Teresa Cucciniello): “Sul Patrimonio – insiste Giordano – noi non faremo sconti. Non accetteremo scambi con nessuno. Punteremo su procedure trasparenti e su quanto abbiamo detto in campagna elettorale sulla stazione unica appaltante. Forse su questo ultimo punto verrà sacrificato l’assessore Remo Dalla Longa, come sarà sacrificato anche l’assessore Scaletti per aver voluto dire che i conti erano sbagliati. Qualche altro assessore invece che immagina di essere troppo accondiscendente sarà salvato. Gli altri saranno stati un utile strumento per passare un periodo difficile, quando c’è stata la necessità di dimostrare alla Procura una discontinuità, ma nel momento in cui alcune cose non si sono chiarite è riaffiorata la vera faccia di questa amministrazione. L’assessore Nargi continuerà a fare il vicesindaco e il sindaco Festa riprenderà la sua vera poltrona. A noi fa piacere, perché non avremmo più equivoci e andremo a verificare i nuovi assessori che sono la continuità, al Patrimonio, ai Lavori Pubblici, all’Ambiente… chiederemo a loro conto nel momento in cui, prima dell’8 dicembre, sarà fatta la sostituzione in giunta”.