Una strategia condivisa per prevenire il rischio di attentati alimentato dai processi di radicalizzazione in corso. È una delle questioni affrontate nella prima giornata dei lavori del G7 dell’Interno, aperto questa mattina dal ministro Matteo Piantedosi a Mirabella Eclano.
La prima sessione di lavoro è stata dedicata alle minacce derivanti dagli scenari di crisi internazionali, con particolare riferimento alla situazione in Ucraina e in Medioriente.
Piena convergenza dei ministri, della Commissione Europea e delle organizzazioni internazionali di settore intervenute “sull’importanza di rafforzare la strategia comune per prevenire azioni violente alimentate dai processi di radicalizzazione in corso”.
Particolare attenzione allo scambio di informazioni “per intercettare precocemente possibili minacce”. Il tema attuale se si considera l’approssimarsi del 7 ottobre, primo anniversario dell’attacco di Hamas a Israele.
Aprendo i lavori della ministeriale, Piantedosi si è rivolto alle delegazioni sottolineando “i riflessi negativi provenienti dagli scenari di crisi internazionali, in particolare dai conflitti in Medioriente e Ucraina che stanno contribuendo a generare una polarizzazione all’interno delle nostre società, incrementando il rischio che alcuni soggetti aderiscono ad ideologie violente ed estremistiche, arrivando a commettere atti terroristici nei nostri territori. Non possiamo farci trovare impreparati e dobbiamo affinare le capacità di prevenire e di rispondere efficacemente a queste minacce”.
In collegamento il ministro dell’Interno dell’Ucraina Ihor Klymenko ha fornito un quadro sulla situazione nel proprio Paese e sulle misure adottate per ridurre i rischi che il conflitto in atto favorisca l’intervento di gruppi criminali nei traffici illeciti, a cominciare da quello delle armi.
La sessione pomeridiana è stata dedicata al tema della cybersicurezza, sia dal punto di vista dei fenomeni criminali presenti online che dalla prospettiva di protezione degli utenti del web, specialmente quelli più vulnerabili come gli anziani. “Le notizie di cronaca recenti dimostrano che le potenzialità di alcuni agenti ostili in questo campo sono molto forti”, ha spiegato Piantedosi, mentre Schinas ha sottolineato l’importanza di proseguire “la nostra cooperazione per lo scambio di informazioni tra i partner del G7 per garantire che internet sia un luogo in cui possiamo agire secondo le nostre regole, non un ambito libero nel quale i nostri aggressori possano prosperare”.