“Rimettere in moto l’Italia e la sua economia creando i presupposti per l’apertura di nuove imprese e il consolidamento di quelle già esistenti. Più investimenti uguale ad aumento dei posti di lavoro: è questa l’equazione del Centrodestra che, proprio a partire dal Mezzogiorno, vuole portare una ventata di sviluppo nel Paese, soprattutto in quei territori come i nostri le cui grandi potenzialità finora sono state mortificate da una politica completamente sbagliata”. È quanto dichiarato da Giuseppe Galati, candidato del Centrodestra al Senato nel collegio uninominale Irpinia-Sannio, durante l’incontro elettorale che ieri sera lo ha visto protagonista ad Ariano. In una sala gremita dell’hotel Kristall anche gli altri candidati della coalizione Cosimo Sibilia, Carmela Grasso e Sandra Lonardo, introdotti dall’assessore alle Politiche Economiche del Comune di Benevento, Maria Carmela Serluca, e dal sindaco della cittadina del Tricolle, nonché presidente della Provincia di Avellino, Domenico Gambacorta.
“Il primo errore commesso in questi anni di governo del Centrosinistra, proprio in zone come l’Irpinia e il Sannio – ha spiegato Galati – è stato non guardare alle vocazioni locali, a quanto di buono esprimono le nostre aree interne. Su questo aspetto si devono mettere in campo i necessari correttivi, azzerando quelle scelte che da sempre costringono il Sud a rincorrere il resto d’Italia, e i nostri giovani a lasciare le loro radici per avere un futuro”.
“Per fare questo, però – ha sottolineato – servono investimenti. E, finalmente, non lo afferma solo il Centrodestra. La ricetta arriva direttamente da Confindustria che, alle Assise di Verona, davanti a 7mila imprenditori, ha lanciato il suo piano per l’Italia: 250 miliardi di euro di investimenti in 5 anni per creare 1,8 milioni di nuovi posti di lavoro. La piattaforma, in base alle stime effettuate, porterebbe anche ad una riduzione di 21 punti sul rapporto debito/Pil e ad una crescita del prodotto interno lordo vicina al 12%. Mi pare, senza ombra di dubbio, che questo sia un discorso del tutto sovrapponibile al nostro programma. Il Centrodestra lo va dicendo da tempo: la leva degli investimenti produce più sviluppo e occupazione oltre al taglio del debito pubblico. Gli imprenditori chiedono lavoro e un Fisco più equo, ed è questo che noi vogliamo realizzare, anche attraverso la riduzione del cuneo fiscale”.
Infine una stoccata a chi ha governato finora: “Il Centrosinistra ha condannato l’Italia a stare nelle retrovie e così il nostro Paese deve ancora recuperare 6 punti di Pil rispetto al periodo pre-crisi, mentre gli altri nostri concorrenti hanno già raggiunto e superato questo obiettivo. Bisogna essere più competitivi e per farlo bisogna recuperare produttività, solo così si daranno risposte serie sull’occupazione, ai nostri giovani. Risposte che Irpinia e Sannio aspettano da troppo tempo. Non siamo mai stati d’accordo sulle politiche di austerità e a quelle eccessive regolamentazioni che ostacolano lo sviluppo. Ecco perché sarà fondamentale modificare i rapporti con l’Europa e iniziare una revisione dei trattati. L’Italia – ha concluso Galati – deve tornare ad essere un modello e il Sud deve poter far emergere tutte le sue peculiarità”.