La petizione per cambiare il nome della galleria dell’A16 Napoli Canosa ha raccolto in totale 1024 firme. Il presidente del comitato promotore Raffaele Beatrice comunica di avere ufficialmente chiuso la fase delle sottoscrizioni: “Questo risultato straordinario – dice – è stato possibile perché tante persone di Bonito, e non solo, sono andate casa per casa, nelle sedi di culto, nei circoli ricreativi, nelle sedi sindacali, nei bar, a spiegare e a far condividere l’appello per un diritto disconosciuto solo al territorio di Bonito. In soli quindici giorni la finalità della petizione è stata raggiunta e ogni persona che ha firmato lo ha fatto con tante motivazioni: chi per cancellare un abuso operato nel lontano 1968, chi per stabilire lo Stato di diritto, chi per l’uguaglianza di trattamento, chi per solidarietà ad un piccolo borgo discriminato, altri per generosità, per simpatia e per amicizia”.
“Adesso – aggiunge Beatrice – sarà questa parte della società civile a cui abbiamo chiesto aiuto e collaborazione a scuotere l’inerzia e l’apatia della pubblica amministrazione e a portare avanti la rivendicazione dell’associazione culturale Costruire il Futuro, ignorata dal dicastero dei Trasporti e dalla direzione di Autostrade per l’Italia”. E c’è anche il tempo per togliersi qualche sassolino dalla scarpa: “Chi sottovaluta queste persone e pensa che ‘non hanno mai sete di verità’, e ‘divinizzano l’errore, se l’errore li seduce’, oppure che ‘si sbagliano sistematicamente sui problemi’ e ‘questa ignoranza è quasi incurabile’ cadono in errore clamorosamente. Questi cittadini firmatari non si faranno umiliare e chiedono con forza un solo risultato: il cambio del toponimo ‘Mirabella’ con quello di ‘Bonito’. Per chiarezza di intenti aggiungiamo che questi cittadini sono contrari al conflitto a tutti i costi con le Istituzioni di uno Stato democratico ma si batteranno con determinazione se non si cancellerà l’errore e permarrà l’ingiustizia. Con questi sentimenti il sottoscritto chiede che una delegazione sia ricevuta sia dalla direzione del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti sia dall’amministrazione di Autostrade per l’Italia per avere risposte precise in merito al nome della galleria e ai tempi necessari e per consegnare i fogli delle firme raccolte”.
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