Grave lutto per l’Irpinia: è morto Giovanni Maraia, uomo simbolo di tantissime lotte non solo per la sua terra d’origine, Ariano Irpino, ma per l’intero territorio provinciale.
Se n’è andato a causa di un male contro il quale ha combattuto negli ultimi anni senza, tuttavia, rinunciare alla battaglia politica. Ex segretario provinciale di Rifondazione Comunista, negli ultimi tempi riferimento di Ariano in Movimento associazione, Maraia è stato sino alla fine un testimone prezioso per la Città del Tricolle, per la Valle Ufita e per l’intera provincia.morto Giovanni Maraia, uomo simbolo della sinistra di lotta arianese ed irpina. Se n’è andato a causa di un male contro il quale ha combattuto negli ultimi anni senza, tuttavia, rinunciare alla battaglia politica. Ex segretario provinciale di Rifondazione Comunista, negli ultimi tempi riferimento di Ariano in Movimento associazione, Maraia è stato sino alla fine un testimone prezioso per la Città del Tricolle, per la Valle Ufita e per l’intera provincia. Basti pensare che proprio in ragione di un suo esposto che si aprì l’inchiesta sull’Isochimica, basti pensare il suo impegno contro la discarica di Difesa Grande. Sino agli ultimi giorni della sua vita è stato presente nel dibattito pubblico arianese intestandosi la battaglia per la sicurezza delle operazioni di smantellamento del Giorgione. Con Maraia se ne va un baluardo della politica provinciale, la sua dipartita lascia un vuoto enorme.
La nota di Paolo Ferrero, Segretario nazionale Prc, Rino Malinconico, Segretario regionale e Tony Della Pia, Segretario provinciale
L a prematura scomparsa del compagno Giovanni Maraia ci addolora profondamente. Storico dirigente comunista, già segretario provinciale di democrazia proletaria prima e rifondazione comunista poi, è stato coerente protagonista delle dinamiche politiche in irpinia, sempre al fianco della povera gente e dei lavoratori. La lotta per la tutela dell’ambiente,il lavoro e la giustizia sociale sono stati I capisaldi del suo impegno politico insieme al contrasto ad un sistema di potere colluso e corruttore. Oggi piangiamo la sua morte stringendoci attorno alla sua famiglia determinati a portare avanti le tante battaglie che lascia in eredità. Addio Giovanni,che la terra ti sia lieve.
Di seguito il ricordo del Partito Socialista Italiano, Sez. “Ireneo Vinciguerra”
Affidiamo a questo comunicato stampa il nostro cordoglio per la scomparsa del prof. Giovanni Maraia, leader di Ariano in movimento e politico arianese di lungo corso.
Il prof. Maraia è stato un solido alleato di centro sinistra, sempre attento a tutto ciò che accadeva nella comunità arianese e locale nel più ampio senso, con il quale abbiamo condiviso tante battaglie politiche e di civiltà che ha sempre portato avanti con determinazione e competenza.
Ariano perde un politico di alto spessore, un rigoroso censore degli atti amministrativi che studiava andando alla fonte per poterli conoscere nel dettaglio e contrastava con precisione e preparazione.
A noi compagni socialisti, rimane il suo insegnamento nella lotta politica a tutela degli interessi degli ultimi, di coloro che non hanno voce e nelle battaglie per la salvaguardia della collettività contro gli interessi delle oligarchie politico-economiche.
A chi, poi, ha avuto occasione di conoscerlo personalmente rimarrà indelebile nei ricordi oltre il suo inconfondibile tono di voce, la sua umanità, rigorosa di facciata ma essenzialmente affettuosa e sempre cordiale.
Alla moglie, ai figli e alla famiglia tutta le commosse condoglianze della sezione “Ireneo Vinciguerra” del P.S.I. di Ariano.
Riposa in pace compagno Giovanni".
Anche la Federazione irpina di Sinistra Italiana ricorda con affetto il compagno Giovanni Maraia, già segretario provinciale di Rifondazione Comunista e poi animatore dell’associazione “Ariano in Movimento”, figura storica della sinistra irpina e protagonista di tante battaglie per la difesa del lavoro, dei diritti, dell’ambiente, del territorio. Dall’impegno contro la discarica di Difesa Grande alle lotte al fianco degli operai dell’ex Isochimica, ha segnato un pezzo della storia politica di questa provincia. La sua voce, scomoda e fuori dal coro, mancherà all’Irpinia.