Grottaminarda – Non è stato un confronto del tipo “Ok Corral”, come qualcuno si aspettava ma è stato, lo stesso, intenso e duro come poche altre volte.
L’ultimo punto all’ordine del giorno dell’ultimo consiglio comunale è stato, infatti, una specie di resa dei conti tra maggioranza e gruppo “Scelta popolare”, che pure resta nella parte alta della sala”Sandro Pertini”.
Riguardava la risposta del sindaco della cittadina ufitana, Marcantonio Spera, ad una interrogazione dei tre ex assessori Michelangelo Bruno, Doralda Petrillo e Eddy De Luca, che chiedevano lumi sull’ingresso in giunta di Marisa Graziano, di”Liberi e democratici”.
Per Bruno è “un atto del tutto inaspettato. Fatto senza nessun preventivo confronto con il nostro gruppo. E in un momento di”particolare sensibilità e tensione politica è fondamentale operare nella massima trasparenza, rispettando ruoli, relazioni e sensibilità dell’intero consiglio comunale”.
Per “tutelare la fiducia dei cittadini nell’istituzione locale”. “Scelta civica”, quindi, chiedeva a Spera quali fossero”le motivazioni che hanno condotto alla nomina di Graziano”. Che era alla minoranza e”nonostante la nostra disponibilità a collaborare con la maggioranza”.
Bruno aggiunge: “Ritiene coerente – riferendosi ancora al sindaco – questa decisione, alla luce di quanto accaduto nell’ultima legislatura”, sciolta, secondo il capogruppo di “Scelta Popolare”, proprio per le stesse ragioni. E, infine, se non ritiene opportuno un confronto trasparente e pubblico, sia con noi che con la cittadinanza, per chiarire lo stato reale della maggioranza e il percorso politico e amministrativo che si intende seguire”.
Il primo cittadino, mentre gli altri consiglieri comunali di “Per Grotta-2027” avevano lasciato l’aula, non si tira indietro e con tono pacato, ma fermo, ribadisce: “Ma davvero dobbiamo discutere ancora di questo anziché preoccuparci di quello che dobbiamo fare?”.
Allo stesso tempo, aggiunge, “non ci preoccupa o spaventa. Continuiamo a lavorare nell’interesse della comunità mentre attendiamo le loro proposte per l’interesse di Grottaminarda”. Hanno perso il ricorso al Tar di Salerno (i tre ex assessori, ndr) “giudicato manifestamente infondato”.
Continua il sindaco: “Si lamentano del ruolo riservatogli in quanto consiglieri senza delega e chiedono il perché della nomina della Graziano”. Ed è, effettivamente, difficile governare con”chi ti ha portato in tribunale – considera Spera – . Non sarebbe mai stato possibile. Provate ad immaginare cosa sarebbe accaduto – dice ancora rivolto al pubblico – se il loro ricorso fosse stato accettato”.
L’assessora Graziano”ha manifestato interesse alle linee Programmatiche della maggioranza e votato a favore alcune delibere in consiglio. Nell’interesse della comunità. E tanto è bastato. Come previsto nel decreto di nomina ho valutato la necessità di integrare la giunta con chi condivide le scelte politiche e il nostro programma amministrativo”.
In qualche modo, visto che i tre ex assessori hanno formato un nuovo gruppo, quelli di “Scelta Popolare”, riflette il sindaco, “dovrebbero dimettersi”.
Più volte Spera ha chiesto una verifica di maggioranza, prima singolarmente e poi in gruppo, perché rilevava alcune criticità,”e loro deliberatamente si rifiutavano di partecipare e contestava apertamente il mio ruolo, le competenze e le prerogative.
E non trova analogie con le passate vicende che hanno portato a nuove elezioni e alla vittoria della Rinascita.”
E’ accaduto – dice con voce ferma il sindaco di Grottaminarda – perché quello di prima era un sistema che abbiamo combattuto”.
La nomina di Marisa Graziano ad assessora “non è una forzatura ma è una apertura al confronto politico. E nonostante il fango di bugie, che girano sui social e sui marciapiedi, non ci pieghiamo a ricatti e intimidazioni”.