COMUNITA’ MONTANA ALTA IRPINIA E IL PRESIDENTE PASSACARTE
La conferenza stampa del 08.01.2016 ha esaminato i Decreti Dirigenziali con cui la Regione Campania ha autorizzato la costruzione e esercizio di due parchi eolici nel territorio del Comune di Monteverde.
Sono stati illustrati- con il supporto dei DD- i progetti, le caratteristi tecniche, l’area degli insediamenti, e i pareri espressi in conferenza di servizio dagli enti preposti come riportati in DD (la conferma che questo è quello che è avvenuto può essere chiesta al Vice Sindaco di Lacedonia presente a tutta la conferenza stampa)
Apprendo con meraviglia che il Presidente della Comunità Montana Alta Irpinia parla di “lettura del tutto strumentale è come se si dicesse che il presidente Rizzi ha spinto sul tecnico incaricato di vagliare la situazione perchè desse parere positivo alla realizzazione …” Nessuno ha detto una cosa del genere in conferenza stampa. Evangelicamente parafrasando MATTEO (non Renzi) potremmo dire: “Tu l’hai detto”.
Apprendo, invece, con sgomento che il ruolo del Presidente della Comunità Montana Alta Irpinia è “…quasi da passacarte rispetto al parere che viene fornito dall’ufficio preposto…”
Personalmete ritengo che il parere debba essere sia tecnico che politico, altrimenti che ci fanno i politici in Comunità Montana? Il parere tecnico e quello che risulta dal DD 23/2015 che contiene le seguenti prescrizioni:
“5.3. Comunità Montana Alta Irpinia prescrive quanto segue:
5.3.1. Le opere dovranno essere realizzate nei modi e nelle misure indicate negli elaborati
allegati alla domanda, non è consentito apportare variazioni alla stessa o cambi di ubicazioni;
5.3.2. Lo sradicamento e il taglio di piante arboree o arbustive è consentito solo per quelle
radicate nell’area di insediamento dell’opera da autorizzare o se puntualmente prevista nel
progetto;
5.3.3. Il materiale terroso proveniente dagli scavi, qualora non riutilizzato per i riempimenti degli
stessi, se rimarrà sul posto dovrà essere depositato in zone prive di vegetazione forestale,
opportunamente conguagliato sistemato a strati, livellato compattato e rinverdito, così da
evitare ristagni d’acqua o erosioni o frane;
5.3.4. Tutto il materiale di risulta dovrà essere smaltito nei luoghi e con le modalità consentite
dalla normativa vigente. Ne resta escluso qualsiasi impiego in contrasto con le norme di
legge;
5.3.5. L’accesso dei mezzi meccanici al punto previsto per l’esecuzione delle opere richieste,
dovrà avvenire attraverso la viabilità esistente. L’apertura di nuove piste dovrà essere
richiesta con istanza a parte espressamente prevista dal progetto; Dovranno essere
realizzate tutte le opere(canalette di scolo, scoline trasversali, drenaggi, ecc.) atte a
garantire il regolare deflusso delle acque meteoriche, superficiali e di infiltrazioni;
5.3.6. Eventuali erosioni o franamenti che dovessero verificarsi a seguito delle opere richieste
dovranno essere opportunamente sistemate secondo idonee soluzioni opportunamente
studiate;
5.3.7. Le aree non interessate da opere, così come indicate negli elaborati di progetto, dovranno
conservare la loro permeabilità originale, con esclusione di pavimentazioni di qualsiasi genere.”
Poi vi è la valutazione politica correlata alla progettazione/programmazione che l’Ente Montano dovrebbe avere e conseguente parere che dette opere contrastano con la salvaguardia/tutela/bellezza del territorio Montano.
Cosa impedisce alla Comunità Montana di esprimere parere sfavorevole e -poiché le Conferenze di servizio si concludono a maggioranza dei pareri espressi- indicare le prescrizioni cui il richiedente deve attenersi in caso si autorizzazione?
Nulla vieta a chi rappresenta l’Ente in CdS di fare dichiarazioni e/o depositare documentazione in tal senso.
Se siamo dalla stessa parte -in favore di una Moratoria- diventa difficile comprendere il perché si strumentalizza quella che è stata una informativa tecnica sui parchi eolici autorizzati in agro del Comune che si fregia di essere il secondo BORGO più bello d’Italia.
Crediamo in un modo nuovo di governare ambiente e istituzioni.
Il presidente
Vito Nicola Cicchetti