Un itinerario alla scoperta di un gioiello del territorio. E’ quello che ha consegnato Teresa Colamarco all’Abbazia di Loreto a Mercogliano con la presentazione del suo libro “Il Complesso Monumentale del Corpo di Cristo di Borgo-Montoro nella Storia”, volume che inaugura le pubblicazioni del centro studi Rocco De Girolamo. Una presentazione che si inserisce nelle celebrazioni dei 900 anni di Montevergine.
A portare i propri saluti padre Gerardo Di Paolo, priore dell’Abbazia di Montevergine, don Carmine Allegretti, direttore della Biblioteca di Montevergine, Pasquale Luca Nacca, referente del Movimento Insieme per Avellino e per l’Irpinia. A sottolineare il valore del volume, frutto di una ricerca documentaria, Francesco Barra, professore ordinario di Storia Moderna all’Università di Salerno, che ha ricordato come la storia del Complesso si intrecci con quella di Montevergine. Oggi il complesso è sede della parrocchia di San Leucio e San Pantaleone, ma dal 1577 fino alle leggi di soppressione napoleoniche del 1806, fu Priorato dell’Abbazia di Montevergine
L’avvocato Nicola De Girolamo del Centro Studi e Ricerche “Rocco De Girolamo” ha posto l’accento sull’attività del centro studi De Girolamo, fortemente presente sul territorio. Monia Gaita Gaita ha sottolineato come “Il libro ci esorta a diventare non sudditi o spettatori, ma cittadini. Se siamo cittadini dobbiamo amare la nostra terra con i suoi beni culturali, se siamo cittadini dobbiamo imprimere una svolta alle secche del disinteresse e del disamore. Perché se c’è una Costituzione non scritta che torreggia inderogabile e che dobbiamo rispettare, è il legame con la storia e le radici. Se il passato resta anonimo e digiuno di testimoni, immobile, senza aggancio col reale, se il passato resta estraneo e lontano, impervio e disertato, non solo non avremo la chiave interpretativa di ciò che fu e successe, ma nemmeno la chiave interpretativa di ciò che è e succede”. Il volume di Teresa Colamarco, frutto di ricerca e riflessione, ci consegna un messaggio. La storia non è mai lettera morta, va abitata e attraccata a una baia di ideologie e a un itinerario dalla prospettiva unificante che siamo convocati tutti, esemplarmente, ad accudire e presentificare”.Ad arricchire la serata gli interventi musicali al violoncello, violino, pianoforte e oboe degli alunni del corso a indirizzo musicale della Scuola Secondaria di Primo Grado “Perna-Alighieri”.
A guidare gli allievi, i maestri: Ivan Barbone, Flora Cozzolino, Octavian Cristea Nechita e Ivana Pisacreta. Si sono esibiti: Benedetta Romeo, Federica Taszarek, Diana D’Alessandro, Maria Grazia Orefice, Erminia Cantelmo, Giulia Spiniello, Antonia Mastrilli, Matteo Gregorio Stanescu, Carlotta Ventimiglia, Milena Ricci. Brani di Mozart, Dotzauer, Händel, E.Grieg, Morricone, Ortolani