Con la liquidazione dell’azienda Partecipata Acs Srl, il Comune di Avellino recupera 455mila euro. E’ questa la cifra che era stata impegnata dalle precedenti amministrazioni comunali per la ricapitalizzazione dell’azienda che si occupa della gestione dei parcheggi a pagamento e che ora, nell’ambito della spending review avviata dal commissario straordinario Giuliana Perrotta, verrà chiusa. Un taglio netto che questo pomeriggio sarà ulteriormente spiegato dal prefetto Perrotta nel corso di una conferenza stampa che si terrà a Palazzo di Città.
IL 20 OTTOBRE ASSEMBLEA STRAORDINARIA DAVANTI AL NOTAIO
A corredo di questa decisione, che sarà formalizzata il 20 ottobre prossimo nel corso di una assemblea straordinaria convocata davanti ad un notaio, è stata protocollata questa mattina all’albo pretorio del Comune la determina con la quale si prende atto dello storno di quei 455mila euro non più necessari per la ricapitalizzazione. Già la settimana scorsa, il 7 ottobre, il commissario Perrotta aveva dato inizio alle procedure di liquidazione bocciando i due bilanci di Acs Srl relativi alle annualità rimaste scoperte: 2023 e 2024. Bilanci presentati con ritardo e che comunque avevano ricevuto un parere non favorevole.
I BILANCI NON APPROVATI E LA MANCATA RICAPITALIZZAZIONE
Nella determina si leggono, nel dettaglio, le motivazioni a sostegno della decisione di liquidare la Partecipata: “Ad oggi non è intervenuta alcuna deliberazione assembleare straordinaria della società avente ad oggetto il ripiano delle perdite registratasi in occasione dell’approvazione dei bilanci 2018 e 2019 nonché la successiva ricapitalizzazione… Alla data odierna, non risultano essere stati approvati, da parte dell’assemblea della società Acs Srl, i bilanci relativi agli esercizi 2023 e 2024 e i progetti di bilancio per le annualità 2023 e 2024, trasmesso dall’attuale Amministratore unico della società, prevedono, tra le altre, la posta dell’attivo patrimoniale “Crediti verso soci per versamenti ancora dovuti” per un importo di euro 455.000, nonché un patrimonio netto positivo; essendo trascorsi ormai più di 4 anni, l’enunciato della ricapitalizzazione non risulta più attuale”.
IL RISPARMIO IMMEDIATO
Da qui il taglio netto e il ‘risparmio’ per il Comune: “Non sussistono più i presupposti per il mantenimento dell’impegno residuo di 455.206,90 euro, e la sua cancellazione comporterebbe quindi una riduzione della spesa con conseguente miglioramento del risultato di amministrazione 2025”.