Il Comune di Avellino stacca un assegno da 28mila euro (per la precisione 28.514,20) per l’indennità di fine mandato maturata dall’ex sindaco Gianluca Festa. E’ la cifra calcolata in base ai parametri di legge per il periodo dal 26 maggio 2019 al 16 aprile 2024. Quest’ultima è la data nella quale le dimissioni di Festa diventarono “efficaci ed irrevocabili”, dopo che le aveva presentate un paio di settimane prima, quando ormai era esplosa la ‘bomba’ politico-giudiziaria dell’inchiesta Dolce Vita.
Ad ufficializzare la cifra è una determina protocollata oggi dal settore Affari Generali del Comune, a firma della dirigente ‘facente funzioni’ Gaetana Rescigno (in sostituzione del dirigente Gianluigi Marotta). Nella determina si leggono anche i compensi che l’ex sindaco ha percepito durante il suo mandato. Per ogni anno ci sono lo stipendio (indennità di mandato) e la cifra accantonata come Tfm (trattamento di fine mandato), tutti al lordo dell’aliquota del 36,6%: nel 2019 Festa ha percepito 22.092,24 euro, con un Tfm di 1.841,02 euro; nel 2020 l’indennità di funzione è stata invece di 54.104,04 euro, con Tfm di 4.508,67 euro; nel 2021 stesse cifre del 2020; nel 2022 l’indennità annua è aumentata a 81.921,24 euro, con accantonamento di Tfm pari a 6.826,77 euro; nel 2023 indennità di 96.138,84 euro, con accantonamento di 8.011,57 euro e nel 2024 (solo per 3 mesi e mezzo) 33.810 euro, con accantonamento di 2.817,50 euro.
Da qui il totale, sempre lordo, di 28.514,20 euro. Il netto che il Comune di Avellino liquida infine all’ex sindaco Festa è di 18.168,01 euro, mentre versa all’Agenzia delle Entrate 10.346,19 euro.