Il Polo Enologico del Dipartimento di Agraria di Portici con sede ad Avellino, può con certezza dichiararsi il fiore all’occhiello dell’Università degli Studi di Napoli Federico II. A parte la struttura che accoglie molti laboratori per la sperimentazione chimica e la ricerca sul vino, situata in un’area confortevole e salubre per il verde che la circonda, i docenti che ivi lavorano dedicano tutte le loro personali risorse non solo per offrire agli studenti lezioni di alto livello scientifico, ma soprattutto per mettere in contatto il dipartimento di Enologia e Viticoltura con risorse internazionali, in modo da aprire le porte di questo settore a scienziati che lavorano nelle università estere. Solo in questo modo i futuri enologi potranno uscire dal loro ristretto “pezzo di terra” e confrontarsi con il mondo intero. È stato, infatti, organizzato nei giorni scorsi un interessantissimo seminario dalla professoressa Gambuti Angelita sulle reazioni chimiche del vino durante il processo di lavorazione e sui risvolti del vino sulla salute, in particolare su soggetti diabetici e su soggetti sui quali il vino potrebbe causare attacchi di mal di testa. Il relatore, Professore dell’Università di Davis in California, Andrew Waterhouse, è soprattutto un chimico e non un enologo, per cui ha spiegato le reazioni chimiche che avvengono nell’ossigeno e nel vino, quando il vino viene imbottigliato, e come l’ossigeno reagisce anche a seconda dei metodi di chiusura applicati durante l’imbottigliamento. L’attuale ricerca del professore è rivolta a come e quanto il vino contribuisca a sviluppare il mal di testa, malessere che colpisce un considerevole numero di persone in tutto il mondo. Waterhouse, affiancato durante il suo intervento dalla professoressa Maria Rosaria D’Acierno nel ruolo di traduttrice simultanea, ha concluso la sua relazione, augurandosi di trovare molti più soggetti da sottoporre alla sperimentazione, in modo da ottenere risultati scientificamente più attendibili nel minor tempo possibile. Le domande rivolte al professore, sono state fatte da docenti ed enologi (dott. Giovanni Picariello) mentre gli studenti si sono limitati all’ascolto, anche perché ancora non hanno acquisito competenze sia tecniche che linguistiche.
Maria Rosaria D’Acierno Canonici Prof. associato di Lingua e Linguistica Inglese L/Lin 12.