Ai gruppi dell’ex sindaco Gianluca Festa spetta la fetta di torta più grande: 5 assessori ‘politici’, a fronte di 2 alla sindaca Laura Nargi e 2 al Patto Civico di Rino Genovevse. Questa la fotografia, manuale Cencelli alla mano, di quello che accadrà l’anno prossimo per dare corso alla cosiddetta ‘fase due’ annunciata da Nargi già al momento del suo insediamento. La sindaca non aveva dato tempi certi, ma dalle parole del suo assessore al Bilancio, Alessandro Scaletti, si poteva già capire che la “fase uno” sarebbe durata almeno un anno (Il debutto dell’assessore Scaletti: “Spero di non essere ‘a tempo’, ma ci sarà un primo step tra un anno”), immaginando di voler aspettare almeno fino all’approvazione del Bilancio di Previsione 2025 (che andrà licenziato entro fine dicembre, salvo proroghe). Quest’ultimo è un documento contabile il cui passaggio in Assise è capestro: se non viene approvato l’amministrazione cade. Quindi un ottimo deterrente per chi, in questa fase di contrattazione tra gruppi di maggioranza, cerca di tirare troppo la corda.
I cinque assessori a cui potrebbe aspirare, nel migliore dei casi, la componente festiana (che conta in Assise 14 consiglieri eletti con la lista Davvero e 2 con la lista Viva la Libertà) potrebbero essere assegnati ai più votati, che sono, nell’ordine: Marianna Mazza, Jessica Tomasetta, Antonio Genovese, Mario Spiniello, per Davvero, e Monica Spiezia per Viva la Libertà. I due nargiani (lista Siamo Avellino) potrebbero essere, sempre stando al manifesto degli eletti: Alberto Bilotta e Luigi Mattiello. I due della coalizione del Patto Civico potrebbero essere Rino Genovese (ex candidato a sindaco) e uno tra Giuseppe Giacobbe e Sergio Trezza (della lista Moderati e Riformisti).
Dalla lettura di questi dati si capisce meglio il senso del duro documento politico firmato nelle settimane scorse dai capigruppo di Davvero e Viva la Libertà, Spiniello e Spiezia, che si dichiaravano politicamente incompatibili con il Patto Civico e ne chiedevano quindi l’espulsione dal perimetro della maggioranza. Un modo pratico e veloce per rimettere sul piatto delle trattative due assessorati in più. Ma già nell’immediatezza la sindaca Nargi rispose chiaramente: “In maggioranza c’è chi ha votato le mie linee programmatiche”, e quindi anche il Patto Civico. Tant’è che anche l’altra sera, in consiglio comunale, a votare “sì” al Bilancio Consolidato (altro documento contabile ‘capestro’) sono stati sia i festiani di Davvero e Viva la Libertà che i quattro consiglieri del Patto Civico. Varrà davvero la pena far cadere l’amministrazione Nargi per un assessorato in più?
LE DELEGHE E GLI ASSESSORI
Oggi l’unico assessore politico presente nella giunta Nargi è Marianna Mazza, vicesindaco con deleghe a Partecipazione – Pari Opportunità – Inclusione – Politiche di genere e Quartieri; ci sono poi:
Leandro Vittorio Savio: Fondi Europei – Programmazione strategica – Attività produttive e del commercio – Sport;
Alessandro Scaletti: Bilancio e Tributi – Sviluppo economico sostenibile;
Francesco Infantino: Sostenibilità Sviluppo economico sostenibile – Transizione ecologica – Decoro urbano e cura del verde;
Remo Dalla Longa: Gestione e realizzazione dei lavori, delle opere pubbliche e delle infrastrutture – Gare e Appalti (Stazione appaltante qualificata);
Edoardo Volino: Trasparenza – Patrimonio – Personale – Contenzioso;
Lucia Forino: Pubblica Istruzione – Rapporti con le Università – Politiche sociali – Universo Giovanile;
Marianna Illiano: Rigenerazione Urbana – Pianificazione, governo e trasformazione del territorio – Urban Center – Mobilità sostenibile.
Il nono assessorato, attualmente scoperto, è quello alla Cultura e al Marketing Territoriale.