Sono tredici gli indagati nell’inchiesta «Dolce vita» che dovranno comparire davanti al pm di Avellino Fabio Massimo Del Mauro, che ha firmato gli inviti a rendere interrogatorio come persone sottoposte alle indagini. Si tratta degli indagati raggiunti dalle misure cautelari e interdittive, firmate dal gip Giulio Argenio ed eseguite dai carabinieri e dalla Guardia di Finanza il 18 aprile e il 10 luglio scorsi.
Si tratta degli avvisi con cui la Procura irpina, guidata da Domenico Airoma, si prepara a chiedere allo stesso il giudizio immediato nei confronti degli stessi indagati. A partire da quelli che hanno ricevuto misure cautelari e per tutti i reati contestati, mentre altri sono coinvolti in reati per i quali il gip non ha emesso provvedimenti.
I primi a comparire il prossimo 10 settembre saranno la vincitrice del concorso per funzionario tecnico M.C., il candidato al concorso per vigile urbano D.M. e suo padre A.M, indagati a piede libero. Poi sarà il 17 settembre la volta dell’ex sindaco Gianluca Festa, agli arresti domiciliari dal 18 aprile scorso, (raggiunto da due ordinanze di misure cautelari) insieme all’architetto Fabio Guerriero ( tuttora ai domiciliari per la seconda misura cautelare).
Le accusea caricvo di Festa comprendono anche depistaggio, presunte irregolarità nei concorsi per vigili urbani e funzionari tecnici, e falsità per ottenere fondi pubblici destinati all’evento Eurochocolate. A queste si aggiunge una nuova ordinanza che ipotizza tre episodi di corruzione nell’esercizio delle sue funzioni. Festa ha già affrontato un primo interrogatorio con il Gip, ma ha rinunciato a un secondo, scelta condivisa anche dagli altri principali indagati, l’architetto Guerriero e Filomena Smiraglia sospesa dai pubblici uffici per un anno.
Mentre il 18 settembre sarà la volta degli imprenditori M.C. e F.C., il 19 settembre è fissato l’interrogatorio del dirigente comunale G. M. Sarà poi compito del gip Argenio decidere se accogliere la richiesta di giudizio immediato, che non prevede l’udienza preliminare. Le indagini della Procura di Avellino proseguono, con particolare attenzione al filone principale che ipotizza l’associazione a delinquere. Inoltre, nuove acquisizioni potrebbero portare all’apertura di un quarto filone d’indagine.