E’ stata rinviata al 14 marzo l’udienza sulla richiesta di estradizione dell’europarlamentare Andrea Cozzolino. I giudici della sezione misure di prevenzione della Corte d’Appello di Napoli hanno preso d’ufficio la decisione del rinvio (il secondo consecutivo) dell’udienza alla luce della mancanza di atti richiesti circa la struttura carceraria belga e la traduzione del mandato d’arresto europeo. Cozzolino, difeso dagli avvocati Dezio Ferraro e Federico Conte, era presente in aula nel Palazzo di Giustizia di Napoli è stato arrestato a Napoli venerdì 10 febbraio in esecuzione di un mandato di arresto europeo spiccato dal Tribunale di primo grado francofono di Bruxelles e notificato dai finanzieri del Gico mentre si trovava in una clinica del quartiere Vomero per accertamenti diagnostici. Dopo una notte trascorsa nel carcere di Poggioreale, il giudice ha concesso gli arresti domiciliari.
Il 14 febbraio si è tenuta la prima udienza sulla richiesta di estradizione, rinviata ad oggi dai giudici che hanno accolto la richiesta presentata dai legali di Cozzolino, gli avvocati Ferraro e Conte, di avere ulteriore tempo per poter ricevere e studiare la documentazione a supporto del mandato di arresto europeo. I reati ipotizzati nei confronti di Cozzolino sono partecipazione a organizzazione criminale, corruzione e riciclaggio. Secondo gli investigatori belgi, Cozzolino avrebbe ricevuto indebitamente denaro per favorire, attraverso le sue funzioni da parlamentare, gli interessi del Marocco in seno al Parlamento Europeo.
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