Sono cinquantasette gli indagati accusati a vario titolo di falso ideologico commesso da pubblico ufficiale, falso in atto pubblico aggravato e fraudolento danneggiamento dei beni assicurati e mutilazione fraudolenta della propria persona. La Procura di Avellino ha chiuso le indagini sul un filone parallelo all’inchiesta principale, in fase dibattimentale.
A firmare l’avviso il sostituto procuratore della Repubblica di Avellino Luigi Iglio, nei confronti di 54 soggetti che avrebbero usufruito dei falsi certificati per ottenere l’indennizzo dalla compagnie assicurative per incidenti in realtà mai avvenuti.
Tra gli indagati ci sono anche tre medici, che già erano finiti nel mirino della Procura e dei Carabinieri nella prima tranche di indagini, che aveva portato anche ad una misura cautelare. Settantasette i capi di imputazione, che hanno ricostruito tutti i sinistri presuntamente falsi. In totale si tratta di 74 falsi incidenti già contestati dopo la misura cautelare eseguita nel giugno del 2022. Gli indagati avranno venti giorni di tempo per depositare memorie o chiedere di essere ascoltati dalla Procura.