Lunghi ed impettiti/si presentarono alla festa/per salutare il velo sollevato/e tra applausi e mandorle vestite/cercarono il posto d’onore/da cui poter offrire/un atteso spettacolo/da condividere/con imbelletati sorrisi/che si aprivano/a sussurri di meraviglia.
Ingredienti:
500 gr, di ziti lunghi,
500 gr,di passata di pomodoro,
80 gr. di parmigiano grattugiato,
2 melanzane,
pane grattugiato
250 gr. di provola tagliata a cubetti,
olio EVO,sale,basilico,aglio.
Per la besciamella:
50 gr. di burro,
50 gr,di farina 00,
500 gr. di latte
Sale,noce moscata,un cucchiaio di parmigiano grattugiato
Procedimento:
Preparare il sugo: mettere in un tegame un po’ d’olio ,uno spicchio d’aglio ,il passato di pomodoro,sale e qualche foglia di basilico e far cuocere per 30 minuti.Per la besciamella:in una casseruola far sciogliere il burro,aggiungere a filo la farina poi il latte caldo.Salare ,aggiungere la noce moscata,il formaggio grattugiato e far addensare su fuoco basso. . In olio friggere le malanzane tagliate a tocchetti Intanto far cuocere la pasta in abbondante acqua gli ziti senza spezzarli.A metà cottura scolarli e stenderli su un canovaccio pulito. In uno stampo rettangolare ,antiaderente, unto e foderato con pane grattugiato distribuire uno strato di pasta,aggiungere sugo di pomodoro,un po’ di besciamella ,parmigiano, cubetti di provola e melanzane fino a terminare gli ingredienti.Completare con uno strato di pasta ,salsa di pomodoro e una spolverata di pane grattugiato.Cuocere in forno caldo per 25 minuti a 190°. A fine cottura attendere 10 minuti prima di capovolgere delicatamente il timballo su un piatto di servizio. Decorare con una spolverata di parmigiano e un ciuffetto di basilico.
Abbinare Vino rosso Nero d’Avola.
Curiosando:
Gli ziti sono un tipo di pasta di grano duro, lunga,cava e liscia anche se esiste anche una varietà rigata.
Confezionati come pasta lunga, la tradizione culinaria dell’Italia meridionale li vuole spezzati prima di cuocerli.
La parola zito è forma meridionale della parola toscana citto “fanciullo”, che al meridione aveva il significato di “scapolo”, “donna nubile” , Il nome deriva dall’espressione “Maccheroni della zita”, un piatto tradizionalmente preparato dalla sposa a Napoli per il pranzo di nozze. Gli ziti sono diventati molto popolari negli Stati Uniti dopo la soap televisiva dei “ Soprano”. Nella cucina tradizionale napoletana gli ziti sono conditi con sugo alla genovese ; un primo piatto nato nel XV secolo ad opera di cuochi genovesi divenuti gestori di trattorie a Napoli che condivano la pasta con un sugo bianco ricavato dalla cottura lenta di carne e cipolle . Oggi questo piatto viene preparato per festività e in occasioni di pranzi o cene importanti . Gli ziti ,ed anche la varietà zitoni(più grandi) ,si prestano per timballi cotti in forno e come primi piatti conditi con pomodorini del vesuvio e provolone o lardo.