“Ha votato le mie linee programmatiche, che sono rimaste le stesse. Quindi non capisco perché ora si stracci le vesti. Non è cambiato nulla”: risponde così la sindaca Laura Nargi alle accuse arrivate poche ore prima dal consigliere comunale del Patto Civico Rino Genovese. Intercettata dai giornalisti a margine dell’incontro che si è tenuto questa sera con i residenti di Borgo Ferrovia, non si è sottratta ai microfoni ed ha risposto a tutto campo sulla situazione politico amministrativa del Comune di Avellino.
“GENOVESE SI SENTE TRADITO? ATTEGGIAMENTO POCO DIGNITOSO”
“Il mio pensiero amministrativo e la mia visione della città sono le stesse, quindi non capisco cosa sia cambiato nella mente di queste persone”. Quello che è cambiato rispetto all’inizio della consiliatura è che i gruppi di maggioranza festiani (Viva la Libertà e Davvero) hanno chiesto l’esclusione dal perimetro della maggioranza del Patto Civico, e quindi l’esclusione dal rimpasto di giunta che si farà entro Natale (con l’ingresso degli assessori ‘politici’ al posto di quelli ‘tecnici’): “Se si sente tradito dal rimpasto devo ricordare a tutti che la scelta della giunta è una prerogativa del sindaco. Nessuno può dire che la scelta degli assessori la debba condividere con i consiglieri. Ho sempre deciso la composizione della giunta da sola. Non è cambiato niente, nessun equilibrio è stato modificato. Quindi non capisco questo atteggiamento poco dignitoso da parte del consigliere”.
E’ FESTA IL PADRONE DELLA CITTA’?
“Non c’è nessun commissariamento. Nessun Festa bis. Il sindaco sono io. Come sono io che scelgo la giunta. Nominerò assessori scegliendo tra i consiglieri che stavano nelle mie liste. Sicuramente per molti consiglieri della nostra coalizione il riferimento è Gianluca Festa, ma voglio ricordare che Festa era il sindaco della passata amministrazione, di cui facevo parte ed ero orgogliosamente vicesindaco. Quindi ora non capisco perché ad ogni mossa ci si agita e si invoca il nome di Festa: ora il sindaco della città sono io. Non c’è nessun condizionamento esterno. Siamo noi. Abbiamo vinto insieme e quindi in giunta entreranno anche i consiglieri che fanno riferimento a Festa”.
LA REVOCA DELL’ASSESSORE SAVIO: “NON HO PAURA DELLA SUA CONFERENZA STAMPA”
E sul rimpasto anticipato di giunta si mostra altrettanto serena, anche dopo aver saputo che l’assessore al quale ha revocato le deleghe pochi giorni fa, Leandro Vittorio Savio (Fondi Europei e Sport), ha annunciato per venerdì mattina una conferenza stampa nella quale vorrà dare la propria versione dei fatti, anticipando che si tratterà di cose particolarmente delicate: “Savio dice di aver avuto con me degli screzi? Non mi risulta. Mai avuti. Forse non si è sentito compreso, ma lo ringrazio per il lavoro che ha svolto. In realtà non mi ha relazionato su tutto quello che ha fatto, ma mi ha lasciato solo una piccola relazioncina. Ma quello che ha fatto comunque già lo conoscevo. Purtroppo ci è rimasto male per la fine del suo lavoro, ma era ampiamente annunciato. Quando lo abbiamo contattato sapeva che il suo sarebbe stato un lavoro a tempo per la città di Avellino”.
GLI ALTRI CINQUE ASSESSORI TECNICI: “RESTERANNO CON ME ANCHE DOPO IL RIMPASTO, MA CON ALTRI RUOLI”
“Oltre a Savio non ho cambiato già gli altri assessori perché mi accompagneranno anche nei prossimi anni, in modalità che poi illustreremo. Con Savio invece si è chiuso il rapporto”. Gli altri assessori quindi resteranno al fianco della sindaca, anche se con altre vesti e con altri ruoli, che è facile immaginare saranno ruoli ‘tecnici’, ognuno per le rispettive competenze dimostrate sul campo, o almeno accennate, in questi primi tre mesi e mezzo di consiliatura. Nelle intenzioni della sindaca dovrebbero rimanere tutti: Marianna Illiano (attualmente assessore all’Urbanistica), Alessandro Scaletti (Bilancio), Remo Dalla Longa (Lavori Pubblici), Lucia Forino (Istruzione) e Francesco Infantino (Ambiente). Le modalità con le quali proseguiranno queste collaborazioni ‘tecniche’ saranno però svelate in un secondo momento. Per ora quello che conta è che non si mettano a disturbare il manovratore, come invece sta tentando di fare il loro ormai ex collega Savio.