Un universo poetico che si fa inno alla vita, riflessione sul mistero dell’esistenza, alla ricerca della luce del divino. E’ lo sguardo di Emily Dickinson, al centro del confronto tenutosi questo pomeriggio presso il Circolo della Stampa. A organizzare l’evento, moderato da Gianluca Amatucci, l’ACIB, Associazione culturale Italo britannica. E’ la professoressa Lina Nigro, presidente ACIB Avellino, a porre l’accento sull’altissimo spessore di una poetessa capace di parlare ancora al nostro tempo. Di qui la scelta dell’associazione di promuovere una riflessione sulla Dickinson, figura singolare di donna, capace di cogliere nei suoi versi il miracolo del quotidiano, nel segno di un messaggio universale. E’ quindi il docente e filosofo Fausto Baldassarre a soffermarsi sul suo essere uno spirito libero, una donna indipendente che fa della poesia uno strumento di ricerca, come emerge dalle sue lettere “Non ha senso ingabbiarla in questa o quell’altra etichetta attraverso la psicoanalisi. La sua ricerca ha una valenza fortemente filosofica, quasi mistica, nella concezione stessa dell’amore e dell’esistenza, intrisa di religiosità, al di là delle convenzioni del tempo. La solitudine che contraddistinguerà la sua esistenza e che lei stesso sceglierà non è mai tormento ma momento di creatività, c’è piuttosto in lei il desiderio di vivere intensamente ciò che lei osserva. Allo stesso modo si avverte nella sua poesia una forte empatia con la natura. Una vena filosofica evidente anche nella sua capacità di superare il dualismo, per aprire al noi, celebrando il potere di sentimenti come l’amicizia. Emily ci insegna quei valori che oggi appaiono perduti, in un contesto dominato dall’aridità dell’uomo, vera causa di ogni violenza, poichè chi ha amato, ci ricorda Emily, non conosce morte” La docente Benedetta Ragozzino pone l’accento sulla sua capacità di esplorare le profondità dell’anima, sull’attenzione alla scelta di ogni parola, carica di molteplici significati e richiami, sulla forza di una poesia capace di diventare eterna, anche se Emily non ha mai scritto per la fama. A prendere la parola anche il sindaco Gianluca Festa che si sofferma sulla lezione che arriva da una figura come quella di Emily capace di lasciare una traccia di sè, malgrado un’esistenza vissuta nel più totale isolamento. E promette all’Acib di individuare al più presto una sede per l’associazione “Non abbiamo dimenticato la promessa fatta. Le associazioni sono presiose per il tessuto sociale della città”.
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