Uno spettacolo capace di emozionare e sorprendere, realizzato con cura e attenzione ai dettagli. Luci capaci di dare un nuovo volto al borgo con i suoi vicoli e le sue stradine, di celebrare memoria e presente. E’ l’Incendio del Campanile, andato in scena a Sant’Angelo a Scala, omaggio a San Silvestro, nel segno di una devozione diffusa da Papa Paolo IV, al secolo Gian Pietro Carafa (1476-1559). Un viaggio tra arte, cultura e sapori, tra mostre, concerti, artigianato, dall’arte dei cestai all’antiquariato, dai ritmi popolari della Schuster banda alla leggiadria delle danze dei Viandanti di Montevergine, dall’installazione “Basta violenza sulle donne” a cura dell’artista Iolanda Morante ai ritmi della Boomerang Orkestra, culminato a mezzanotte, con tanto di countdown, con l’accensione del Campanile dell’Abbazia di San Giacomo, illuminato da fiaccole e dalla luce dei fuochi d’artificio. Una scenografia con un bellissimo colpo d’occhio, accompagnata dalla musica e dai volteggi di una ballerina in un cerchio. A conquistare il pubblico suggestioni di luci e colori capaci di disegnare molteplici immagini sulla facciata del campanile, con tanto di omaggio all’Avellino calcio con il suo simbolo, il lupo, disegnato sulla torre. Uno spettacolo che è anche un appello alla pace, dalla bandiera multicolore alla scritta “No al genocidio” che racconta come anche una festa possa diventare strumento per dire no alla guerra.