Dalle ginocchia sbucciate giocando a pallone negli spazi stretti o più larghi della sua cittadina ai palcoscenici più grandi. Fino alla Nocerina, serie C, tra i professionisti. Non ci ha pensato due volte quando si è trattato di giocare per i colori della sua città. E, Antonio Riccio, lo ha fatto senza rimpianti. Facendo della sua squadra, la sorpresa del campionato di Promozione, girone C. 25 anni, esterno d’attacco dei Lions Grotta, ma all’occorrenza”falso nueve” dei giallorossi di mister D’Alessandro, ha fatto ritorno tra le mura amiche. E al”Romano”, ma anche fuori, con lui in campo lo spettacolo è assicurato. Una storia, quella di Antonio Riccio, che sta tra la favola, il romanticismo e la poesia.
L’attaccante della squadra di mister D’Alessandro finora, è il vice capocannoniere del torneo con 10 reti. E il Lions Grotta seconda in classifica. Ma Antonio, confortato da questo suo splendido inizio di torneo, come si dice,”non se la tira”. Le categorie superiori le ha assaporate ma ha voluto rimettere indietro il nastro della propria vita. Compresa, evidentemente, quella calcistica. L’anno scorso è tornato a casa, a Grottaminarda, e con i suoi 24 gol ha contribuito a portare la squadra alla Promozione di questo. Tante richieste anche stavolta. Ma ha sempre risposto picche.”Non solo per l’importanza del progetto della società, ma ha vinto il sentimento: quello di giocare per il mio paese. E mi sento di aver fatto la scelta giusta”. E nel calcio di oggi, questo è inusuale. Partito a 14 anni da casa per Siena, dove Riccio ha giocato nei giovanissimi e allievi nazionali, poi alle soglie della serie A a causa del fallimento del Monte dei Paschi, svincolato è tornato ad Avellino, dove in serie B gli hanno fatto il primo contratto da professionista, quindi Nocerina, Casertana e ancora i salernitani. Che calcio, oggi, è quello che ha trovato?.” Di ottimo livello e difficile. Fino alla serie D non c’è grande differenza”. Perché confrontarsi con gli altri, con un pallone tra i piedi, per Antonio in fondo è come ritornare bambino. Quando la mamma, dal balcone, lo sgridava preoccupata perché su facesse male.” Il mio- continua il goleador dei guallorossi ufitani- è stato sempre un obiettivo da raggiungere. E lo ho fatto grazie ad un allenamento duro, e a chi è stato sempre vicino a me e mi vuole bene”. E oggi è diventato un idolo del”Romano”. I ragazzini che, la domenica, sono al campo per seguire le partite del Lions, e indossano anche loro la maglietta del Grotta, lo seguono con lo sguardo ed esultano ad ogni suo gol.”Questa- continua Riccio- è una delle cose che mi hanno spinto a fare questa scelta. Anche perché il mio obiettivo, e quello dei miei compagni di squadra, è quello di portare più gente allo stadio che ci stia vicina e ci supporti”. Al resto ci penseranno i Lions.”Cercheremo di dare ancora di più, fare più gol, onorare questa maglia- conclude l’esterno d’attacco grottese- per far vincere questo gruppo. Per noi è importante che in casa gli spalti siano sempre più pieni, perché sarà una spinta notevole per restare nella parte alta della classifica adesso che siamo a metà girone d’andata”.
Giancarlo Vitale