Grottaminarda. I Comuni, dopo quello che accadde 35 anni fa, anche grazie al lavoro dell’allora ministro Giuseppe A Zamberletti, scomparso pochi giorni fa e al quale l’Irpinia non sarà mai abbastanza riconoscente, hanno capito l’importanza di farsi trovare pronti. E, per contrastare gli eventi sismici, le calamità naturali, si sono dotati dei piani di protezione civile. Anche se, in molti casi, sono chiusi nei cassetti. O restano materiale cartaceo pressoché sconosciuto, sopratutto agli stessi amministratori comunali. Un passo avanti è stato fatto con l’insediamento dell’istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, la cui sede è stata voluta proprio nella cittadina ufitana. E lo stesso Ingv ha creato un modo ancora più tecnologico per gestire le emergenze. Si chiama Sirene ed è un software che sarà presentato, a sindaci, amministratori, associazioni e volontariato, mercoledì 6 gennaio nella sede di contrada Ciavolone, alle ore 16.30. Al seminario ci sarà Simone Sterlacchini, del laboratorio di analisi e rischi di gestione e emergenze(Large) dell’istituto Dinamica dei processi ambientali del Cnr di Milano. Che cosa è “Sirene”? Un sistema modulare che fa da supporto alle decisioni. Informazione e comunicazione tecnologica di servizi web. Aiuta e rende più facile il lavoro dei pianificatori e gestori dell’emergenza. In modo da gestire ed anticipare gli eventi naturali e quelli indotti dall’uomo. Un modo semplice e efficace in aiuto a chi si trova a lavorare in quei momenti. Un software, insomma, che dovrebbe rendere fruibile, oltre che più efficienti, i piani di protezione civile che, a volte, giacciono dimenticati e sconosciuti a cittadini ed amministratori. Giancarlo Vitale
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