“Sala tutto può fare, meno che il federatore. Ruffini? Ho massimo rispetto per lui, ma sta sbagliando. In politica non si fanno calcoli: ci si schiera oppure no, anche per dare la possibilità agli altri di appoggiarlo o meno”. Così al QN il sindaco di Benevento Clemente Mastella che parla del nuovo Centro di cui si parla negli ultimi giorni: “Ne ho visti molti di tentativi del genere, posso senz’altro consigliare e dare il mio parere. Non so cosa farà Ruffini, ma di certo ad oggi non vedo nessuno che possa avere la leadership di Prodi.
I leader a volte vengono fuori d’improvviso, oppure ci sono e non siamo bravi a notarli. Di certo, però, se fosse Sala il prescelto, io non lo appoggerei mai. Anche Renzi e Calenda .- dice il sindaco – si sono bruciati, a dire il vero più per colpa di Calenda. Infatti i loro nomi non vengono più fatti”. Secondo Mastella “al palato degli elettori è stato servito un intruglio imbevibile e indigesto, quando si decise di unire Ds e Margherita. Fu un grande errore storico”.
E alla domanda, se Schlein dovrebbe lasciare spazio al ‘federatore’ come leader della coalizione, Mastella risponde che “Non sempre il primo partito esprime anche il leader di una coalizione – risponde – Non dimentichiamo Spadolini. Ma c’è un ulteriore nodo, l’astensionismo. Se vota meno del 50% degli elettori, serve capire il motivo e individuare un leader che sia capace di recuperare voti e credibilità. Solo un progetto simile alla Margherita potrebbe riuscire in un’operazione del genere”. Il centrosinistra “rispolveri un progetto sulla falsariga della Margherita. Del resto l’ultima volta che la Sinistra ha vinto le elezioni, fu grazie a me. E ora manco mi invitano”.