Valle Ufita. Metà novembre prossimo: questa è la data, precisamente il giorno 15, in cui i destini di Industria Italiana Autobus cominceranno a prendere forma. In un modo o nell’altro. Ma proprio in quei giorni il governo Meloni, che attraverso il ministero del Made in Italy ha convocato a Roma i vertici della fabbrica metalmeccanica e i sindacati, ovviamente ci saranno anche le tute blu di valle Ufita, dovrà esaminare e dare una risposta ad una manifestazione di interesse giunta da parte di un altro gruppo interessato ad entrare a far parte della azienda flumerese: si tratta della Cim, che lavora nel campo della realizzazione dei componenti per i settori ferroviario e degli autobus proprio da quelle parti.
Oltre a Sira, di proprietà dell’industriale Gruppioni, di Bologna, e la Seri di Caserta, cioè Civitillo, adesso quindi se ne aggiunge un’ altra. L’ultima arrivata avrebbe proposto una collaborazione con il controllo pubblico di Leonardo e Invitalia. Pasquale Panico, direttore generale di Cim, ha intanto assicurato che la loro prima intenzione” e’ quella di non appoggiare la privatizzazione o ridurre il personale ma quella di salvaguardare i livelli occupazionali”.
“L’obiettivo- continua il dg di Cemi- sarà lo sviluppo della digitalizzazione, affiancando i dipendenti con il nostro know how e con la professionalità”. Le competenze dei dipendenti, secondo Vittorio Perifi, amministratore delegato, “potranno essere affiancate con la creazione di una agenzia di formazione. Stiamo, infatti, valutando questa idea. Obiettivo è il rilancio completo che faccia guardare con fiducia al futuro”.