Per la morte del giornalista Fabio Postiglione, la Procura di Milano ha iscritto nel registro degli indagati un 35enne moldavo, alla guida del van, che avrebbe provocato la caduta del redattore del Corriere della Sera. Gli agenti della Polstrada di Arcore sono al lavoro per ricostruire la dinamica dell’incidente, avvenuto, all’altezza dello svincolo per la tangenziale Nord di Milano. Sono state acquisite le immagini del sistema di video sorveglianza nel tratto interessato dal tragico incidente stradale per
Il noto giornalista a bordo della Yamaha 700 dopo aver lasciato la redazione di via Solferino intorno alle 22, 30 di ieri sera, aveva imboccato la Tangenziale est per fare ritorno,come ogni giorno, nel centro storico di Cernusco sul Naviglio, dove viveva con la moglie Valentina Trifiletti collega di Mediaset. Ma Fabio purtroppo, di quei sedici chilometri che lo separavano da casa, ha potuto percorrere, solo 900 metri, della tangenziale a tre corsie verso Cologno Monzese, perchè alle 22,47 è avvenuto l’incidente che gli ha tolto la vita.
Un van Mercedes con una manovra improvvisa, forse per imboccare l’uscita per la tangenziale nord, avrebbe travolto la moto su cui viaggiava Fabio, facendolo cadere sull’asfalto e slittare verso il cuspide del guardarail dello svincolo. Un impatto violento. Poi la corsa dell’ambulanza all’ospedale San Raffaele di Milano., che dista solo pochi metri. Ma purtroppo non c’è stato nulla da fare. Il pubblico ministero Alessandra Cerreti, che ha indagato il 35enne moldavo ha disposto l’autopsia sul corpo del giornalista 44enne, che avverrà nei prossimi giorni.