Arriva la richiesta di rinvio a giudizio per i tre indagati nell’inchiesta sulla scomparsa di Domenico Manzo. A firmarla richiesta il Procuratore della Repubblica di Avellino Domenico Airoma e il sostituto Chiara Guerriero.
Il prossimo 17 dicembre ci sarà l’udienza davanti al Gup del Tribunale di Avellino Antonio Sicuranza nei confronti di Manzo Romina, figlia dello scomparso e difesa dall’avvocato Renna, Loredana Scannelli difesa dall’avvocato Rolando Iorio ed Alfonso Russo, difeso dall’avvocato Mirella Nigro.
LE ACCUSE
Romina, accusata di favoreggiamento personale,avrebbe fornito dichiarazioni mendaci durante le indagini sulla scomparsa del padre, cercando di ostacolare l’accertamento della verità. Secondo quanto riportato negli atti, la giovane – che la sera della scomparsa festeggiava il compleanno – avrebbe rilasciato ai carabinieri di Pratola Serra dichiarazioni incongruenti rispetto agli eventi della notte dell’8 gennaio 2021, data in cui il padre è scomparso. Successivamente avrebbe tentato di rettificare le sue dichiarazioni, alimentando ulteriori sospetti sul suo comportamento.
Gli accertamenti tecnici eseguiti dalla sezione operativa del comando provinciale dei carabinieri avrebbero rivelato contatti telefonici tra Romina e gli altri due indagati, Alfonso Russo e Loredana Scannelli, proprio nella serata della scomparsa: per questo si ipotizza una sua complicità nel tentativo di coprire i fatti.
Alfonso Russo e Loredana Scannelli sono accusati in concorso del reato di sequestro di persona. I due, secondo gli organi inquirenti, la sera dell’8 gennaio 2021 avrebbero privato Domenico Manzo della libertà personale in circostanze drammatiche.
I FATTI
Di Mimì Manzo si sono perse definitivamente le tracce intorno alle 22,10 nei pressi dell’incrocio tra la stazione ferroviaria dismessa e la basilica dell’Annunziata. Poco prima, hanno ricostruito gli inquirenti, l’uomo era uscito da casa sua, dove era in corso la festa di compleanno della figlia 21enne, dopo un litigio con la ragazza. In quella casa aveva notato che qualcuno aveva della droga, un particolare che aveva fatto saltare i nervi a Mimì: dopo aver avuto uno scontro verbale con la figlia, aprì la porta e andò via. Da quel momento più nessuna traccia di lui.