AVELLINO – Ancora un concorso Asl nella bufera. Dopo il caso segnalato su queste colonne all’inizio di agosto (Bando dell’Asl di Avellino, beffa per oltre 400 partecipanti: quota pagata e concorso annullato – Corriere dell’Irpinia) è ora la volta di una nuova protesta contro il modo di gestire le selezioni. A protestare sono “gli idonei della graduatoria per collaboratore amministrativo settore legale Asl Avellino”, in tutto 53 persone, che hanno inviato una nota di diffida a tutti gli organi regionali e a tutte le Aziende sanitarie e ospedaliere campane, alla luce dei nuovi concorsi banditi: “Sebbene sia stato dato un indirizzo ben preciso dalla Regione Campania di preferire lo strumento dello scorrimento delle graduatorie in luogo dell’indizione di nuovi concorsi, ben 3 aziende tra cui Asl Avellino, tra l’altro titolare della presente graduatoria, nonché l’A.O. San Pio di Benevento e l’Asl Napoli 3 Sud, hanno bandito nuovi concorsi per il profilo di Collaboratore Amministrativo rispettivamente per 4 unità, 3 unità e 14 unità, quando avrebbero potuto tranquillamente attingere dalla suddetta graduatoria, ad oggi unica vigente per il presente profilo”.
NUOVI CONCORSI INVECE DELLO SCORRIMENTO DELLE GRADUATORIE ATTIVE
“Pertanto l’indizione di nuovi concorsi in luogo dello scorrimento delle graduatorie attive comporta tra l’altro una responsabilità per danno erariale, tenuto conto della notevole spesa pubblica che comporta l’indizione di nuove procedure di reclutamento. Secondo i professionisti idonei l’amministrazione pubblica una volta stabilito di procedere alla provvista del posto, deve sempre motivare in ordine alla modalità prescelte per il reclutamento, dando conto, in ogni caso, della esistenza di eventuali graduatorie degli idonei ancora valide ed efficaci al momento dell’indizione del nuovo concorso. In ogni caso, l’ordinamento attuale afferma un generale favore per l’utilizzazione delle graduatorie degli idonei, che recede solo in presenza di speciali discipline di settore o di particolari circostanze di fatto o di ragioni di interesse pubblico prevalenti, che devono, comunque, essere puntualmente enucleate nel provvedimento di indizione del nuovo concorso”.
COSA DICE LA LEGGE
“La più recente -spiegano i 53 ‘idonei’ – disciplina del pubblico impiego (a partire dall’art 35, comma 5-ter, D. L. vo 30 marzo 2001, n. 165 (T.U. Pubblico Impiego), del resto, individua nello scorrimento delle graduatorie concorsuali ancora efficaci la regola generale per la copertura dei posti vacanti nella dotazione organica e ne rafforza il ruolo di modalità ordinaria di provvista del personale, in relazione alla finalità primaria di ridurre i costi gravanti sulle Amministrazioni per la gestione delle procedure selettive. All’Amministrazione che voglia determinarsi diversamente si impone dunque un rigoroso obbligo di motivazione della propria scelta derogatoria. Dunque, lo scorrimento delle graduatorie ancora valide ed efficaci costituisce la regola generale, mentre l’indizione del nuovo concorso costituisce l’eccezione e richiede un’apposita e approfondita motivazione (cfr. sul punto Sentenza Consiglio di Stato Sezione Settima n. 3855/2024 e Sentenza Consiglio di Stato Sezione Quinta n. 7780/2022)”.