Ad agosto, il manager Renato Pizzuti, in carica dal 2019, lascerà la guida dell’azienda ospedaliera Moscati. L’avvicendamento al vertice è confermato dalla pubblicazione già avvenuta, del bando regionale per la nomina dei nuovi direttori generali., che ha aperto di fatto, la pubblicazione sul bollettino ufficiale di Palazzo Santa Lucia, le candidature per il ruolo di manager della città ospedaliera di Contrada Amoretta.
Poi, dopo la valutazione da parte di una commissione, la designazione del direttore generale tocca al governatore della Campania, Vincenzo De Luca. In totale, dovrà indicare 14 nuovi direttori sanitari, tra cui quello dell’Asl di Avellino. E ancora, dell’Asl di Benevento, delle Aziende sanitarie locali di Caserta, Napoli 1 Centro, Napoli 2 Nord, Napoli 3 Sud, Salerno, le Aziende ospedaliere Cardarelli di Napoli, dei Colli di Napoli, Universitaria Federico II, Luigi Vanvitelli, Irccs Fondazione Pascale di Napoli e l’Azienda ospedaliera San Pio di Benevento. All’Asl di Avellino dovrebbe essere confermato Mario Ferrante, al suo primo mandato, iniziato nell’estate del 2022, succeduto a Maria Morgante, che oggi guida l’ospedale San Pio di Benevento.
Alla città ospedaliera Moscati, il dg Pizzuti non può essere riconfermato. In pole il Dg dell’Asl di Salerno Germano Perito. Sul cambio di passo obbligato per Pizzuti, De Luca, in una sua visita, all’ospedale Moscati si era «indignato» facendo un parallelo con il dibattito politico sul suo personale percorso in Regione. «Siamo un paese di dementi, invece di premiare il merito si guarda all’età». Una frase, quella pronunciata dal governatore campano, che stride in modo evidente con quanto potrebbe accadere in vista dei concorsi da primario che dovranno svolgersi nel nosocomio avellinese.
Le acque appaiono alquanto agitate per i concorsi da espletare prima delle elezioni regionali previste in autunno. A far discutere in particolare la designazione del primario di radiologia. Discussioni che non sono celate. Anzi nei corridoi dell’unità operativa di radiologia il dibattito sugli esiti del bando sono alquanto indicativi.Tra il viavai del personale medico si bisbiglia, in modo aperto, che potrebbero verificarsi ” anomalie” con la designazione di un direttore individuato dal “solito gruppo al potere”. Il candidato sponsorizzato a sostituire l’attuale direttore Lanfranco Musto, ora anche direttore sanitario, sarebbe, secondo i due medici, un collega attualmente in servizio nel reparto e figlio di un ex primario irpino dell’ospedale irpino e coniuge di una collega in servizio nel nosocomio irpino. Alla luce di queste indiscrezioni ci chiediamo se realmente esiste e da chi è composto questo fantomatico gruppo di potere che potrebbe addirittura influenzare anche l’ esito di un concorso per la direzione di un reparto? E come mai sarebbe già stato designato il successore senza conoscere l’identità degli altri candidati? Una domanda legittima e che ha ancora più senso in considerazione dell’espletamento di altri bandi di concorso, tra cui quello per la direzione di cardiologia e ginecologia. Domande lecite, a cui dare le risposte spetterà agli organi competenti per accertare se siano solo delle indiscrezioni o potrebbero essere la spia di qualcosa che non va.