Dodici anni di reclusione. La richiesta del pm Luigi Iglio al termine della sua requisitoria davanti al Gup del Tribunale di Avellino Mauro Tringali nel processo a tre degli undici presunti autori del brutale pestaggio del detenuto Paolo Piccolo, ridotto in fin di vita (da qui l’accusa di tentato omicidio) e dell’aggressione a due agenti della Polizia Penitenziaria in servizio la notte del 22 ottobre 2024 nel carcere di Bellizzi Irpino, insieme all’accusa di sequestro di persona. Si tratta degli imputati che hanno scelto di essere giudicati con il rito abbreviato, dopo che la Procura di Avellino, sulla base delle indagini condotte dal Nir della Polizia Penitenziaria e dalla Squadra Mobile di Avellino, aveva ottenuto il decreto di giudizio immediato nei loro confronti.
Gli imputati che hanno scelto di essere giudicati con il rito abbreviato sono Z. R, classe 94, difeso dall’ avvocato Antonio Izzo del foro di Santa Maria Capua Vetere, P. A, classe 98, Napoli, difeso dall’ avvocato Domenico Dello Iacono del foro di Napoli Nord, C. G, classe 97, Casoria, difeso dall’avvocato Procentese Dario Carmine del Foro di Napoli Nord. Anche i due agenti della Polizia Penitenziaria sequestrati hanno scelto di costituirsi parti civili nel processo con rito abbreviato, difesi dagli avvocati Elvira De Leo e Carotenuto. Anche le difese di parte civile ieri mattina hanno depositato le loro conclusioni. Il processo si chiuderà il prossimo 3 luglio dopo la discussione degli avvocati difensori.
Intanto questa mattina doveva aprirsi il processo per gli altri otto detenuti che hanno scelto di essere giudicati con il rito ordinario comparisi davanti al Collegio del Tribunale di Avellino presieduto dal giudice Sonia Matarazzo. Il dibrattimento non è stato aperto in quanto per loro il processo è stato rinviato al 4 luglio dopo la nomina di un curatore speciale per il 26enne in stato vegetativo. Gli indagati rispondono di tentato omicidio, per fatti avvenuti il 22 ottobre 2024 – quando erano detenuti nella Casa Circondariale di Bellizzi Irpino. Gli undici – stando alla pubblica accusa- presero parte all’aggressione di Piccolo con calci pugni e utilizzando bastoni, oggetti acuminati e contundenti. Il 26enne orginario di Barra venne ridotto in fin di vita e fu salvato solo dall’ intervento di un altro detenuto, che a braccio lo trasportò nell’infermieria salvando dalle grinfie degli altri ristretti accusati di tentato omicidio.