” Si abbia il coraggio di essere antipatici, in nome del popolo inquinato, individuando problemi ed adoperandosi per le soluzioni”. Muove da questa premessa di Antonio Di Gisi la mattinata voluta da Lega Ambiente al Circolo della stampa di Avellino per presentare l’attivazione dello Sportello energetico regionale presso la sede napoletana di Piazza Cavour. Gli organizzatori dell’evento non nascondono i motivi della scelta del capoluogo irpino per il lancio dell’iniziativa.” Avellino – dichiara, in rappresentanza della Provincia, l’ avvocato Chiara Cacace- ha la necessita’ di recuperare l’ orgoglio di appartenere alla verde Irpinia e muove in tal senso la necessità, concordata con la Prefettura, di limitare gli abbruciamenti a due volte alla settimana.Servono piu’ controlli e bisogna prendere coscienza che siamo cio’ che mangiamo e respiriamo.”
La conferma dei rischi per la salute viene anche in video conferenza dall’ingegner Riccardo Bani, Presidente dell” Associazione Riscaldamento Senza Emissione il quale avverte: ” Occupiamo i primi posti nelle spese sanitarie per malattie respiratorie, con un costo sociale ed economico notevole che supera i 4 miliardi di euro all’anno.Il diciotto per cento dell’inquinamento deriva proprio dalle caldaie dei nostri appartamenti che portano a notevoli sforamenti.” Della necessita’ di programmare un serio intervento di politica energetica si rivela convinto l’ ing. Vincenzo Zigarella il quale, pero’, con rammarico, precisa: “Nell’ ormai lontano 2014 partecipai all’elaborazione del PAES( Piano di Azione energia sostenibile ) che non ha più trovato le opportune autorizzazioni comunali e giace ormai dimenticato.” Le indicazioni del Ministro Cingolani ad una transizione ecologica sono valide ma appaiono in contraddizione con politiche nazionali che sembrano addirittura accarezzare l’ idea del ritorno di centrali a carbone. Decisa in tal senso la reazione di Maria Teresa Imperato, responsabile regionale di Lega Ambiente che precisa: “La transizione deve essere ecologica ma soprattutto culturale. Come ci siamo abituati alle ciminiere, e’ ormai tempo che si ritenga normale la presenza di pale eoliche ed impianti fotovoltaici.Dobbiamo diffondere tutte le informazioni adeguate perche’ ci si abitui ad usare biogas senza essere più costretti a dipendere dalle fonti energetiche di altri Paesi, come ci accade nei confronti della Russia.Ed il problema non si risolve trasferendolo da Mosca ad Algeri!”.I relatori della mattinata al Circolo della Stampa vengono prontamente stimolati dagli interventi degli studenti della V B del Liceo classico europeo del Convitto ” Colletta”, presenti in sala, di cui si fa portavoce il giovane Antonio Dello Iaco il quale ribadisce quanto sia necessario rinnovare le politiche ambientali in città. ” Con i miei compagni – ribadisce- siamo sempre impegnati in attività a tutela dell’ambiente.Il Convitto, diretto dalla Prof.ssa Brigladoro, si distingue per la sua mensa ormai plastic free.” ” Siete voi la Next generation – chiosa con passione la Imparato- e sogno istituti scolastici che siano comunita’ energetiche dal tetto in giu’, in cui possiate essere sempre partecipi, attivi protagonisti dell’urgente democrazia energetica”.
Pellegrino Caruso