Un’intesa con l’Asl Avellino per rafforzare l’organico in Pronto Soccorso e un riassetto dell’Unità Operativa di Ortopedia e Traumatologia in attesa dell’espletamento del concorso per l’assunzione di quattro dirigenti medici. Il management dell’Azienda Ospedaliera “San Giuseppe Moscati” di Avellino rivede temporaneamente l’organizzazione del presidio “Landolfi” di Solofra per continuare a garantire la regolare erogazione di tutte le prestazioni e superare così le difficoltà contingenti.
Al fine di ottimizzare l’attività del Pronto Soccorso e sopperire alla carenza di personale, è già in corso la definizione di un accordo con l’Asl Avellino per l’inserimento nei turni di emergenza di personale medico del 118 dipendente dall’Azienda Sanitaria.
Per quanto riguarda, invece, l’Unità Operativa di Ortopedia, i dirigenti medici continueranno a svolgere attività di Pronto Soccorso ortopedico nelle 12 ore diurne; dalle ore 20 alle 8, invece, le ambulanze della centrale operativa del 118 trasporteranno i pazienti traumatizzati alla Città Ospedaliera. Programmata anche una rimodulazione dei posti letto, con il trasferimento di due posti dal “Landolfi” ad Avellino: in questo modo, l’Ortopedia di Solofra avrà una disponibilità di 10 posti letto – numero più sostenibile per i dirigenti medici attualmente in servizio -, e quella della Città Ospedaliera di 20.
La riorganizzazione così predisposta dell’Unità Operativa di Ortopedia consentirà, nel contempo, non solo di mantenere al “Landolfi” le due sedute operatorie settimanali per gli interventi in elezione, ma anche di poter assicurare la presenza domenicale di un dirigente ortopedico nel reparto, finora sguarnito di specialisti nei giorni festivi proprio per l’impossibilità di coprire tutti i turni settimanali.
«Le nuove disposizioni – spiega il Direttore Generale dell’Azienda “Moscati”, Renato Pizzuti – mirano a mantenere attivi tutti i servizi erogati al “Landolfi”, in primis quelli necessari a garantire adeguata assistenza in Pronto Soccorso. Come infatti ho già avuto modo di sottolineare, il Pronto Soccorso del plesso solofrano non si tocca. Ma finché non saranno rese disponibili le necessarie risorse umane ed economiche, non si può fare a meno di rimodulare l’assetto organizzativo per assicurare il mantenimento dell’offerta assistenziale a tutta l’utenza, sia del capoluogo che della valle dell’Irno».