Assolto “perché il fatto non costituisce reato” dall’accusa di resistenza a pubblico ufficiale ai danni di un sovrintendente della polizia nel corso di un controllo. Questa la decisione dei giudici della Sesta Sezione Penale della Corte di Appello di Napoli nei confronti di Salvatore Cava jr, figlio del defunto boss Biagio Cava.
Assolto “perché il fatto non costituisce reato” dall’accusa di resistenza a pubblico ufficiale ai danni di un sovrintendente capo del Commissariato di Ps di Lauro nel corso di un controllo. Questa la decisione dei giudici della Sesta Sezione Penale della Corte di Appello di Napoli nei confronti di Cava Salvatore jr, figlio del defunto boss Biagio Cava. I magistrati hanno accolto l’appello del penalista Raffaele Bizzarro, difensore di Cava, contro la sentenza emessa dal giudice monocratico del Tribunale di Avellino, che in primo grado aveva condannato il quarantunenne ad otto mesi di reclusione. Le motivazioni saranno depositate entro trenta giorni.
La vicenda si riferisce ad una presunta resistenza avvenuta a Pago Vallo Lauro, dove fu bloccato proprio dalla Polizia di Lauro. Nel corso di un controllo avrebbe inveito secondo la denuncia sporta dagli agenti contro un sovrintendente del Commissariato di Lauro.