Riesplode il caso commissioni consiliari al Comune di Avellino: in base al nuovo regolamento approvato con i voti della maggioranza, ci sarà un consigliere del Pd che rimarrà escluso. Non entrerà in nessuna delle sette commissioni permanenti. Lo ha ufficializzato, nel corso dell’ultima conferenza dei capigruppo, giovedì scorso, il presidente dell’Assise Ugo Maggio: ha detto di aver ricevuto il parere tecnico che era stato chiesto al segretario generale del Comune, la dottoressa Maria Luisa Dovetto, e che da questo emerge che nelle “nuove” Commissioni bisognerà rispettare la proporzione di 4 componenti di maggioranza e 1 di minoranza. Visto che le Commissioni sono sette e i consiglieri di opposizione sono otto, uno rimarrà necessariamente fuori. Inizialmente il consigliere del Movimento Cinque Stelle Antonio Aquino aveva pensato di essere lui l’escluso, perché gli altri due gruppi di opposizione, Pd e Per Avellino, avevano una consistenza numerica più forte, ma non è così.
SCONTRO NELLA CAPIGRUPPO TRA IL PRESIDENTE MAGGIO E LA CONSIGLIERA PD AMBROSONE
Il presidente Maggio è stato chiaro: “A giorni arriverà la comunicazione del ripristino della proporzione nelle Commissioni. La richiesta arriverà per iscritto ai capigruppo, che dovranno indicare i nomi da confermare nelle singole commissioni, rispettando il nuovo criterio del 4 a 1”. Ma da qui è iniziata una discussione ad alta tensione che ha coinvolto tutti i presenti alla Capigruppo, costringendo tra l’altro ad un superlavoro di sintesi la funzionaria comunale chiamata a fare la segretaria verbalizzante della seduta, la dottoressa Tania Rescigno. “Quindi io resterò fuori?” ha esordito Aquino. “Ma no – gli ha risposto il presidente Maggio –, non sarai tu… Si sceglierà in base alla consistenza del gruppo. La prima scelta spetterà al gruppo più consistente, quindi al Pd, la seconda toccherà a Per Avellino e poi l’indicazione di un nome per una terza Commissione spetterà ai Cinque Stelle… e così via”. “Ma così rimane fuori un consigliere del Pd” ha azzardato la consigliera dem Enza Ambrosone. “Brava. E’ proprio così. Questa è la norma” le ha sentenziato in risposta Maggio, raggelando per alcuni secondi il tavolo. Poi è esplosa la protesta di Ambrosone: “Il regolamento delle commissioni prevede due condizioni: la prima è che ogni consigliere deve stare in almeno una Commissione, la seconda è che non si può stare in più di due Commissioni… e quindi l’ottavo consigliere di opposizione, quello del Pd, dove va a finire?”. “Quello del Pd resta fuori”, ribadisce Maggio. “Ma il regolamento non lo prevede” insiste Ambrosone. “L’unica regola che prevede il legislatore – argomenta Maggio – è quella del rispetto della proporzionalità. Dopodiché, se c’è la possibilità, va garantita la presenza di ogni consigliere in almeno una Commissione, ma se non c’è la possibilità…”. “E chi decide quale consigliere rimane fuori?” chiede Ambrosone. “Lo decidono i gruppi… Ma se non siete convinti – chiude la discussione Maggio – proponete di fare una Commissione che modifichi il regolamento, perché il regolamento al momento questo è”.