E’ determinante agire in fretta se vogliamo salvare i piccoli presidi ospedalieri nelle aree disagiate. E’ inderogabile indire concorsi dedicati alle Aree interne con il vincolo di permanenza nelle strutture sanitarie di almeno 3 anni per i vincitori, per colmare la carenza di personale e garantire il diritto alla salute nei piccoli Comuni. Abbiamo già sollecitato i direttori generali a intraprendere questa iniziativa attraverso una mozione proposta da me e approvata all’unanimità in Consiglio Regionale”. Così Tommaso Pellegrino, capogruppo di Italia Viva in Consiglio regionale, all’indomani della “notizia dell’interruzione dell’attività operatoria del reparto di chirurgia dell’Ospedale “Luigi Curto” di Polla, dove per la grave carenza di personale medico, sono a rischio chiusura diversi reparti”.
“La carenza di personale – ha proseguito Pellegrino – investe l’intero Paese. Scontiamo le conseguenze di una programmazione sbagliata del numero chiuso per l’accesso alla facoltà di medicina. In Campania il problema è accentuato in quanto abbiamo avuto dieci anni di commissariamento, che ha determinato il blocco di nuove assunzioni.
I concorsi dedicati per gli ospedali delle Aree interne, rappresenterebbero oltre che un importante segnale di attenzione per i nostri territori, anche un tentativo concreto di trovare una soluzione al problema della carenza di organico che va oltre quei provvedimenti provvisori che in questi anni hanno mostrato tutti i loro limiti”. “Dell’ospedale di Polla, e dei servizi sanitari in particolare delle aree più disagiate della nostra Provincia – ha precisato il Capogruppo di Italia Viva – ne discuto costantemente con il Direttore Generale Gennaro Sosto e con il Direttore Sanitario Primo Sergianni, che hanno sempre dimostrato concretamente grande attenzione anche nei confronti della sanità del nostro Territorio e di questo gliene siamo grati. Tuttavia, mi dispiace constatare ancora una volta l’immediato sciacallaggio messo in atto da alcuni, la politica ha sicuramente delle responsabilità per non aver avuto il coraggio di pianificare in modo unitario, evitando di far prevalere gli interessi di parte”. “Dovremmo invece impegnarci tutti, a partire da chi lavora quotidianamente in ospedale, per creare un ambiente che, oltre a garantire le giuste prestazioni sanitarie, sappia anche motivare e stimolare il personale.
Piuttosto che accusare, è necessario fare un’analisi seria e vera delle cause che rendono poco attrattivi i nostri presidi sanitari. Dobbiamo lavorare insieme, senza divisioni o protagonismi, senza ‘salvatori’ e ‘primi della classe’ per rendere nuovamente attrattivo anche l’Ospedale di Polla, che, per la sua storia e per le tante eccellenti professionalità che vi operano, merita la massima attenzione – ha concluso – I nostri territori non possono permettersi di perdere servizi sanitari essenziali. Per quanto mi riguarda, continuerò il mio impegno in Consiglio Regionale per rappresentare e rispondere alle esigenze di salute, anche e in particolare di chi vive nelle Aree Interne”.