La tenuta del servizio sanitario nazionale è una delle sfide più difficili e più impegnative che le future forze di governo dovranno affrontare. Su questo tema Motore Sanità organizza il convegno “Sanità pubblica e privata nel Sistema sanitario nazionale” negli spazi della Rsa Bosco Stella di Rivoli, il 25 giugno. |
Il sottofinanziamento del sistema e il progressivo aumento del costo dell’innovazione farmacologica e tecnologica comportano una trasformazione del sistema sanitario nazionale in cui il ruolo del privato e il suo rapporto con il sistema pubblico diventano l’asse portante. |
Il privato non solo gestisce strutture in campo sanitario e socio assistenziale, ma progressivamente si affaccia su mercati di gestione e di investimento che l’attuale legislazione, data la carenza di finanziamenti pubblici, norma e incoraggia La riforma lombarda sulla presa in carico del paziente cronico procede e i medici di medicina generale sono organizzati in cooperative per attuarla: allo stato attuale la propensione dei medici ad associarsi in cooperativa è risultata quasi del 50%. Dal 15 gennaio al 15 maggio, inoltre, sono stati invitati i pazienti cronici a scegliere un ‘gestore’ per organizzare il proprio percorso di cura. I pazienti hanno scelto come gestore il proprio medico di medicina generale quando era possibile: su 276mila pazienti che hanno accettato di aderire alla proposta regionale e di cui è partito l’iter di presa in carico, la quasi totalità hanno scelto come ‘gestore’ il proprio medico di medicina generale. La presa in carico è partita da metà marzo, data in cui si hanno avuto i primi Piani assistenziali individuali (Pai) previsti dal Piano Nazionale della Cronicità e contrattualizzati anche economicamente nell’accordo regionale sottoscritto da Fimmg e Snami: oggi si cresce con 2mila Pai al giorno e sono in crescita esponenziale, ad oggi sono 149mila. Secondo Fimmg Lombardia, sulla base dei dati evidenziati, solo la medicina generale può gestire il percorso del paziente cronico, ma esistono criticità che vanno affrontate. Nei prossimi cinque anni, lasceranno la professione per pensionamento un numero importante di medici di medicina generale, molti di questi, visto il ridotto numero di medici che vengono formati dalla scuola regionale di formazione specifica in Medicina generale non saranno sostituiti. Fimmg Lombardia è impegnata non solo a facilitare i processi di integrazione nella presa in carico dei giovani medici da poco inseriti, ma anche ad aumentare fino a 200 il numero delle borse del corso di formazione stanziate dal Ministero della Salute, che, dal prossimo anno, sono solo 165. |