Si fermano trasporti, sanità e scuola e l’Irpinia si mobilita contro le scelte del Governo. Sono più di mille, con partenze da Avellino, Solofra, Lioni, Sant’Angelo dei Lombardi, Ariano e Grottaminarda, i lavoratori irpini che domani mattina saranno a Napoli per partecipare alla manifestazione regionale organizzata da Cgil e Uil, nell’ambito della giornata di sciopero nazionale, con corteo da piazza Mancini a piazza Matteotti dove ci saranno gli interventi conclusivi.
Nel mirino dei segretari di Cgil e Uil, Italia D’Acierno e Luigi Simeone, stamane in conferenza stampa presso la sede della Cgil, c’è la manovra di governo che si tradurrà in perdita del potere d’acquisto di lavoratori e pensionati, precarietà e lavoro nero e sommerso. “Si annunciano – incalza Simeone – tagli ai servizi pubblici, a partire da sanità, istruzione e trasporto pubblico. I rinnovi contrattuali per il pubblico impiego coprono solo un terzo dell’inflazione. Il taglio del cuneo fiscale pagato dagli stessi lavoratori con il maggior gettito Irpef. Siamo stanchi di un Governo che, complice certa informazione, non dice la verità, a partire dalle pensioni con la beffa di un aumento di soli 3 euro al mese per le minime. Registriamo anche l’assenza di una politica industriale e tagli agli investimenti, così come i ritardi nell’attuazione del PNRR penalizzano soprattutto il Mezzogiorno”.
Cgil e Uil chiedono di prendere i fondi necessari dagli extraprofitti, dai profitti, dalle rendite, dalle grandi ricchezze e dall’evasione fiscale e contributiva. Tra le priorità indicate nel volantino, che domani sarà distribuito a Napoli e in tutto il Paese, c’è anche un finanziamento straordinario per sanità pubblica, servizi sociali, non autosufficienza, Istruzione e ricerca. Fondamentale il rinnovo dei contratti collettivi pubblici e privati per aumentare il potere d’acquisto, con detassazione degli aumenti, una piena rivalutazione delle pensioni, una politica industriale per i settori manifatturiero e dei servizi e misure di tutela della salute e della sicurezza e di contrasto alla precarietà. Il sindacato chiede anche il ritiro del disegno di legge sicurezza e il rispetto delle libertà costituzionali.
Ma la manifestazione di domani a Napoli sarà anche l’occasione per portare in piazza le istanze dell’Irpinia e delle aree interne. “Il settore automotive sarà quello più interessato dai tagli, e sono quindi facilmente intuibili – osserva Simeone – le ricadute in Irpinia”. Per la segretaria della Cgil D’Acierno la vertenza Conbipel dipende il simbolo di una giornata all’insegna della lotta e della mobilitazione. “Nove donne perderanno il posto di lavoro tra l’indifferenza generale. L’8 dicembre è l’ultimo giorno di apertura al pubblico del punto vendita di Atripalda, ma sembra che il destino di queste donne, in molti casi anche monoreddito, non interessi nessuno. Domani saremo in piazza anche per loro”.