Il Presidente dell’Avellino, Walter Taccone, è intervenuto durante la trasmissione “Granatissimi” in onda su Ottochannel. “Sarà una partita bella, difficile, che deve coinvolgere un po’tutti gli attori: dai giocatori allo staff tecnico passando per i tifosi che sosterranno la propria squadra, è questo il bello del calcio. I calciatori devono giocare alla morte, il pubblico darà un grosso contributo mantenendo rispetto per le città d’appartenenza e per l’avversario“.
“Io seguo spesso gli allenamenti – continua Taccone – Mi piace avere un dialogo diretto con lo staff tecnico, allenatore e giocatori, lo avrei fatto a prescindere dall’avversario che ci attende domenica. Dopo il ko di Bari ho ritenuto fondamentale dare il mio supporto alla squadra”. Il patron dei lui ha chiarito anche la diatriba del settore ospiti: “Dal 2013 è fissata a 800 unità. Avevamo chiesto l’ampliamento al Comune, ma non ci hanno dato una risposta”. Qualcuno, però, ha storto il naso per gli sfottò di Ardemagni nel giorno della presentazione ufficiale della partnership con la Ceres: “Anche il mio caro amico Zito delle volte eccede in personalismi e battutine, ma non dobbiamo farci coinvolgere in una polemica sterile per una battuta comunque fuori posto”.
Taccone chiude con un pensiero sulla vicenda Money Gate: “E’ una vicenda che fa ridere tutta l’Italia, mi stupisco che la Procura Federale abbia in mente di proporre un procedimento, è un qualcosa di indegno perché il mio nome non è comparso da nessuna parte né quello del direttore sportivo. Ho conosciuto il presidente del Catanzaro 5 minuti prima della gara, sul campo”.