“La ferita del terremoto dell’80 non si è mai rimarginata ma la lezione che arriva da quella malanotte può illuminare il nostro oggi”. A sottolinearlo è il vescovo di Avellino Arturo Aiello nel celebrare la santa messa in cattedrale a 44 anni dal sisma. Una celebrazione che si carica di un valore speciale, poichè la guida della diocesi cittadina ha voluto che la commemorazione delle vittime del sisma coincidesse con la festa della musica dedicata a Santa Cecilia. “Il messaggio più chiaro che viene da quella notte è la estrema debolezza della nostra vita- spiega Aiello – Un buco nero si è aperto all’improvviso e ha inghiottito migliaia di vite. Ma la memoria del sisma è anche la testimonianza della grande solidarietà di quei giorni. In tanti arrivarono dal Nord per prestare aiuto alla popolazione locale, tra questi anche sacerdoti, alcuni come don Tarcisio Gambalonga, il vicario della diocesi di Sant’Angelo dei Lombardi hanno scelto di restare per sempre. E così anche dove la morte ha seminato solitudine sono stati gettati ponti”.
Ricorda il passo di un romanzo di Wiesel “Ti insegnerò a danzare’ dice il rabbino al giovane che, di fronte a tanto dolore, gli chiede di insegnargli a piangere. E’ possibile cantare anche in questo dolore, in questa vita così fragile che ora c’è e un attimo dopo non c’è più”. Di qui l’invito a non sprecarla “Metteteci dentro tutto l’amore possibile, imparate a dire tutte le volte che potete ‘Ti voglio bene’. Poichè il tempo che resterà sarà quello che abbiamo dedicato all’amore”. Celebra il valore della musica che unisce “E’ un miracolo aver riunito qui queste corali. La musica ci salverà dalle tonalità dei giorni più bui. Sarà l’armonia a restituirci la bellezza del creato e dei popoli. Di qui l’invito a pregare per la pace e l’invocazione della protezione di Santa Cecilia su tutti i musicisti della città”. Presenti in cattedrale il sindaco Laura Nargi e rappresentanti del Consiglio comunale, sia di maggioranza che di opposizione. Insieme a loro anche il direttore del Cimarosa Gabriella Della Sala